blog di roberto caterina

Alzerò questa voce
Per dire al fasto e all'orgoglio che
Il loro tempo non ancora è finito
Sono neuroni a forma di stella

Questo nostro muoverci da ciò
che non è
è una ben strana
alleanza
 
ma ci piacciono le lentezze veloci

Esistono
per eccesso di abilità le piccole
api che lasciano le loro celle.
I canti, i colori degli uccelli non appartengono

Molto simili a passi notturni
Sono le domande importanti
Ci colgono in pantofole
O nel bosco vicino ad una solida quercia
O ancora pensando

Nello specchio della memoria
Esiste sempre un giorno dopo
Che ha sufficiente valore
Quasi una moneta
Per pagare tutti
I debiti
E poi

Io di parole sono a dieta stretta
Sillabe poche, verbi non conditi
Un’insalata di tempi ritriti
E per dessert sospir di paroletta

Benigno male
Quel che infine ci lascia
Senza parole

 

Sembra perfetto
Quell’ottimo nemico
Sa vincer il bene

Lontano da solitudine amica
Si svolge quel Progetto ch'Amor tesse
Disfa, rimanda al mondo sue promesse
E del sospir trattien la parte antica.

 

Bianche perle e mattutine rose
Pare non vi sia maggiore dolcezza
Nel vostro invisibile splendore
Che sfuma le foto
E accoglie l’affetto