Scritto da © ariele57 - Dom, 18/04/2010 - 09:32
prenderei il tempo
gli toglierei il velo,
negli occhi tuoi limpidi
rivedrei a specchio
uno sguardo amico ,
perché le montagne
possono dettar legge
all'orizzonte
ma al cuore no
marinaria
prenderei il tempo
gli toglierei il velo,
negli occhi tuoi limpidi
rivedrei a specchio
uno sguardo amico ,
perché le montagne
possono dettar legge
all'orizzonte
ma al cuore no
»
- Blog di ariele57
- 2 comments
- 1367 letture
- Commenti
Scritto da © Anonimo - Gio, 15/04/2010 - 18:50
Dal palco arringando gli esuli
Eravamo becere vele latine
usati dialetti per alienare il vento.
Una lingua antica che sapeva mentire nelle andature
ai sobbalzi della storia.
Parlavamo di prua alle orde di conquista,
più che i candidati in urla dai muri;
avevamo intorno schiamazzi di nuvole grame
ed occorreva la fretta dei motori a scoppio
perchè si riguadagnasse la prossima piazza.
Eravamo beceri, becchi e controversi!
Fuori dalle fosse dei morti, corvi di borsa.
Era conteso l’abisso
e, sul tappeto d’acqua, sconveniente battere i piedi
provocando la roulette dei miracoli.
Ma il mare della gente muta, muta la mente.
Quando lei parlerà non basteranno mani
alle cime dei cuori.
»
- Blog di
- 3 comments
- 1222 letture
- Commenti
Scritto da © ariele57 - Sab, 10/04/2010 - 20:15
el tempo ciapà vanti xe bon pei soti
Quando vegnerà beo
El ceo xe verserà,
me vesto de festa.
Doman, se se pol far, farò.
Doman xe vederà,
an cuo,come el tempo
so gnognoeo e me fermo
sora a bagoina a pensar:
"che el tempo ciapà vanti,
xe bon pei soti".
“Il tempo che s’avvantaggia
è buono per gli zoppi”
Quando verrà il bel tempo,
il cielo s’aprirà,
mi vestirò di festa.
Domani se si può fare, farò.
Domani si vedrà,oggi,come il tempo sono malinconico e mi fermo sopra un bastone da passeggio
a pensare: “CHE IL TEMPO CHE S’AVVANTAGGIA è buono per gli zoppi.”
»
- Blog di ariele57
- 1 commento
- 1211 letture
- Commenti
Scritto da © ariele57 - Lun, 05/04/2010 - 20:34
ci sono degli occhi senza sguardi che stanno vigili
sul retro del palco per proteggere lo scrigno.
pin ,con lieve coscienza
osservo
che per quanti passi
uno pensi di fare
si trova sempre
nel mezzo di un percorso.
il presente è perno centrale
che viene trascinato
da una visione futura
che apre cauta le sue porte.
fa scoprire le sue forme,
a spizzichi,
come bocconi
di un cibo morsicato
ma che ancora triti
per conoscerne il gusto.
ma vengo al contempo sospinto
dal vento passato,
che è fiero
di avere avuto
ferree orme.
ma cammina ormai
sopra il tempo con aghi consunti
che ne lacerano i ricordi.
ed il sentiero si snoda
e non capisci, a fondo,
se sei tu che lo scegli
ad istinto
o qualcuno ti ha già dato prefisso,coordinate e mete.
ma, intravedo
un piccolo avallo
nascosto sotto la gran massa
che trova la forza
di venire alla luce.
allora ,pur padrone di eterno dubbio
vado alla fonte del movimento
e penso:"fu Ercole che nascose
sulla conca
lo scrigno d'Ippocrate,
che rabbrividì svelandosi
solo al tatto
di mani esperte.
pin ,con lieve coscienza
osservo
che per quanti passi
uno pensi di fare
si trova sempre
nel mezzo di un percorso.
il presente è perno centrale
che viene trascinato
da una visione futura
che apre cauta le sue porte.
fa scoprire le sue forme,
a spizzichi,
come bocconi
di un cibo morsicato
ma che ancora triti
per conoscerne il gusto.
ma vengo al contempo sospinto
dal vento passato,
che è fiero
di avere avuto
ferree orme.
ma cammina ormai
sopra il tempo con aghi consunti
che ne lacerano i ricordi.
ed il sentiero si snoda
e non capisci, a fondo,
se sei tu che lo scegli
ad istinto
o qualcuno ti ha già dato prefisso,coordinate e mete.
ma, intravedo
un piccolo avallo
nascosto sotto la gran massa
che trova la forza
di venire alla luce.
allora ,pur padrone di eterno dubbio
vado alla fonte del movimento
e penso:"fu Ercole che nascose
sulla conca
lo scrigno d'Ippocrate,
che rabbrividì svelandosi
solo al tatto
di mani esperte.
»
- Blog di ariele57
- 1 commento
- 1277 letture
- Commenti
Scritto da © redazione - Sab, 03/04/2010 - 13:09
Cè posta per noi di Rosso Venexiano
Gentile redazione di Rosso Venexiano
ci presentiamo: siamo Emanuela, Barbara, Flavia e Simonetta, le quattro figlie della poetessa recentemente scomparsa Alda Merini.
ci presentiamo: siamo Emanuela, Barbara, Flavia e Simonetta, le quattro figlie della poetessa recentemente scomparsa Alda Merini.
I tristi rintocchi funebri delle campane del Duomo di Milano pesano ancora sui nostri cuori mentre ricordiamo quello che raccontava di noi:
«Ho avuto quattro figlie. Allevate poi da altre famiglie. Non so neppure come ho trovato il tempo per farle. Si chiamano Emanuela, Barbara, Flavia e Simonetta. A loro raccomando sempre di non dire che sono figlie della poetessa Alda Merini. Quella pazza. Rispondono che io sono la loro mamma e basta, che non si vergognano di me. Mi commuovono»
Nonostante le parole della nostra amatissima madre siamo onorate di comunicare che in sua memoria abbiamo fortemente voluto la realizzazione del sito internet www.aldamerini.it.
«Ho avuto quattro figlie. Allevate poi da altre famiglie. Non so neppure come ho trovato il tempo per farle. Si chiamano Emanuela, Barbara, Flavia e Simonetta. A loro raccomando sempre di non dire che sono figlie della poetessa Alda Merini. Quella pazza. Rispondono che io sono la loro mamma e basta, che non si vergognano di me. Mi commuovono»
Nonostante le parole della nostra amatissima madre siamo onorate di comunicare che in sua memoria abbiamo fortemente voluto la realizzazione del sito internet www.aldamerini.it.
Un’antologia in ricordo di Alda, un elogio "all'ape furibonda", alla sua figura di scrittrice e madre perché «Niente per una donna è più simile al paradiso di un figlio che le farà sognare l’amore per sempre…».
Saremmo grate se voleste pubblicare un articolo sul vostro blog e un link nella pagina dedicata a nostra madre https://www.rossovenexiano.com/alda-merini dar voce a nostra madre, alla sua follia e alla sua dolcezza, per farla parlare ancora perché non venga dimenticata.
grazie davvero e ancora davvero complimenti
Flavia
»
- Blog di redazione
- 18 comments
- 1850 letture
- Commenti
Scritto da © stellasenzacielo - Ven, 02/04/2010 - 17:20
Antologia!
Ciao a tutti,
recentemente sono stata a Roma per assistere alla presentazione della nuova antologia della "Giulio Perrone Editore". E' una raccolta di poesie e narrative creata con il materiale inviato (e segnalato) dal concorso <<Cose a parole seconda edizione>>da cui ne trae il titolo. Contiene anche una mia intitolata <<Se sei o non sei>>, già pubblicata su Rosso tempo fa.
Per chi fosse interessato a dare un'occhiata può sbirciare sul sito Giulio Perrone editore, o comprare l'antologia al costo di 15 euro. Penso ne valga la pena, da occasione di conoscere nuovi autori emergenti, un po' come noi.
Un abbraccio caloroso a tutti,
Stella
»
- Blog di stellasenzacielo
- 5 comments
- 1659 letture
- Commenti
Scritto da © ariele57 - Mar, 30/03/2010 - 08:57
"nelle bolle
di echi
astrali
aspiro
conquiste,
evanescenti
draghi
dello spazio
accompagnano
i miei
pensieri,
osservo
nel brillio
di quel vuoto
sogni
non consumati,
lucido
ali
polverose,
e occhi
curiosamente
obliqui
intrecciano
i miei sentimenti
rotti,
pulsano
sincronici
desideri
alla ricerca
su nuove
galassie
d' indizi,
alieni riscontri,
per rimettere
la lucida
follia
in forma
con aliti ,urla
pianti e risa,
stringendo
tra i pugni
sospiri
alla ricerca
nuovi echi
"nelle bolle
di echi
astrali
aspiro
conquiste,
evanescenti
draghi
dello spazio
accompagnano
i miei
pensieri,
osservo
nel brillio
di quel vuoto
sogni
non consumati,
lucido
ali
polverose,
e occhi
curiosamente
obliqui
intrecciano
i miei sentimenti
rotti,
pulsano
sincronici
desideri
alla ricerca
su nuove
galassie
d' indizi,
alieni riscontri,
per rimettere
la lucida
follia
in forma
con aliti ,urla
pianti e risa,
stringendo
tra i pugni
sospiri
alla ricerca
di quiete."
»
- Blog di ariele57
- 2 comments
- 1393 letture
- Commenti
Scritto da © ariele57 - Dom, 28/03/2010 - 22:36
la solitudine non è un vezzo
da un portone
il vissuto
bussa
toc toc,
e tu non apri.
che mai sarà,
ruggine?
no, è scoglio minimo
della presente frana
che ostruisce
lui d'impeto vorrebbe
rapirti, con rudi spallate
ci prova
tu per non crear danni
ai cardini
accosti
ma non vuoi
aria e creare
magie occulte
e con fare cortese
non neghi il passo
ma chiedi il rispetto.
il vissuto
bussa
toc toc,
e tu non apri.
che mai sarà,
ruggine?
no, è scoglio minimo
della presente frana
che ostruisce
lui d'impeto vorrebbe
rapirti, con rudi spallate
ci prova
tu per non crear danni
ai cardini
accosti
ma non vuoi
aria e creare
magie occulte
e con fare cortese
non neghi il passo
ma chiedi il rispetto.
»
- Blog di ariele57
- 2 comments
- 1197 letture
- Commenti
Scritto da © ariele57 - Sab, 27/03/2010 - 16:18
in quel silenzio
onde
nell'immersione prima
il mondo era immenso
è sapido
il sentire d'oggi,
un respiro costante
che mi conduce ai versi
apnea rimpiango
quel placido passo e
il ritmo del nostro battito.
»
- Blog di ariele57
- 2 comments
- 1379 letture
- Commenti
Scritto da © ariele57 - Ven, 26/03/2010 - 10:31
nell'attesa tua, giaccio spossata...
...su fogli strappati da denti cariati, su veleni disciolti. Oh Pin...
non c'è ancora odore
di verdi mandorle, solo di licheni
muschi,ombre.
(allora sugli angoli poso polvere)
eppure ruggisce primavera
e nei ricordi del cuore
nascono nuove gemme.
fragili, scosse,
sono esili,pallide, ma germogliano.
certo amano sfidare gli eventi
perché possiedono intrisa
la storia di antiche vite.
ma reclamano aria pulita
condita di raggi
per rinvigorirsi.
(mentre i pensieri d'anidride nascosta
bruciano incessantemente ossigeno).
penso non sia giusto chiudersi
su campane di vetro per difendersi.
malgrado sia su duri ematomi
giallo-violacei,preferisco
il rischio di rompermi
che lo stallo d'esserci.
in due, Pin
c'è sempre stampella e appoggio,
ed ora che sei qui,
di nuovo fiamma, ti dico...
che sono fusa.
e prima di rincominciare ad aprire di casa, porte e finestre,aiutami
a ripulire l'intero complesso.
curiamolo insieme,osserviamolo
amiamolo.
questo poliedrico involucro c'invita ad entrare, è un labirinto il nostro tempio...
»
- Blog di ariele57
- 3 comments
- 1279 letture
- Commenti