Scritto da © Franca Figliolini - Ven, 23/04/2010 - 22:52
Dwindling
dwindling
:
fingemmo
affascinati dall'affabulazione
fingemmo
futili fughe
adesso, scemo
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Scritto da © Franco Pucci - Gio, 22/04/2010 - 05:51
Il portiere di notte.
(un rapido sguardo ammiccante decide il percorso preciso
le chiavi sapienti dischiudono l’accesso al nuovo paradiso
lui che comanda discreto il circo di spettacoli ed arte varia
dal banco assonnato annuncia il ripetersi dell’ars amatoria)
il lift con sorriso complice ti accompagna al primo piano
non hai bagagli con te, ma comunque lui tende la mano
con fare distratto lo guardi e gli allunghi una banconota
poi chiudi la porta e interpreti la parte da te conosciuta
trilla il telefono e “pronto?”, mentre lei si attarda in bagno
urli al portiere di notte “Cristo! stai infrangendo un sogno”
con voce arrochita e stanca ti risponde l’uomo in divisa
“signore lasci la stanza non accettano la sua carta Visa!”
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Scritto da © Manuela Verbasi - Mer, 21/04/2010 - 21:46
Cose Così [pathway in monet's garden]
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Scritto da © tucar - Mer, 21/04/2010 - 08:53
Natale di Roma
Due bimbi regali,
un solco tirato
e, su sette colline,
ecco il tramonto più sontuoso
che vede la luce!
Il cantare del fiume,
le grandi campane
disegnano in cielo spettacolo si bello
che pittore più ardito
mai mise su tela!
Un’anima si bella e si complice
sol Dio poteva dipingere!
E le case e i balconi,
le fontane e le chiese saziano il cuore
più dolente d’amore!
E così,
da due bimbi monelli e un’amorevole lupa,
nasce Roma,
nasce l’amore,
nasce la beltà,
nasce l’eternità.
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Scritto da © Anonimo - Mar, 20/04/2010 - 12:59
Pre cedere - 1
Un randagio sul ciglio claudica
ostentando l’equilibrio da sherpa;
e ruota appena il capo:
ha un muso ricco di fame
e il suo corpo storpio ama camminare
in punta di tre.
Ha un triciclo di zampe al con passo
e quando mi osserva dice: chissà!
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Scritto da © Franco Pucci - Lun, 19/04/2010 - 19:10
Parigi, oh cara.
Ti ho aspettato a lungo.
Seduto al tavolino del bistrot
mentre il pastisse
che stavo sorseggiando
profumava d’anice
quella sera parigina.
Le note di un valzer musette
rallegravano il cielo
che si stava tingendo di rosso.
Ti ho aspettata a lungo
quella sera a Parigi.
Inutilmente.
Eri già arrivata e sedevi
accanto a me.
Non me ne ero accorto.
La Senna scorreva pigramente.
Malinconia.
Seduto al tavolino del bistrot
mentre il pastisse
che stavo sorseggiando
profumava d’anice
quella sera parigina.
Le note di un valzer musette
rallegravano il cielo
che si stava tingendo di rosso.
Ti ho aspettata a lungo
quella sera a Parigi.
Inutilmente.
Eri già arrivata e sedevi
accanto a me.
Non me ne ero accorto.
La Senna scorreva pigramente.
Malinconia.
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Scritto da © Manuela Verbasi - Lun, 19/04/2010 - 15:51
Cose Così [di rosa e d'azzurri]
Possono gli azzurri incontrare i rosa, allontanarli dagli infiniti toni di grigio degli ombrelli rovesciati. Raccoglierli dalle ombre dei fiori sfogliati e secchi, spruzzarli di rugiada brillante. Sostenerli.
Felicità è un raggio di luce che punta al petto, sulla sinistra, il cui riverbero risale come freccia, al centro finanche la gola a riempirla.
E' lo starti dentro, la salvezza, lo starmi sempre tu, come una canzone nella testa che non vuole andare via, sorriso sospeso di occhi in amore.
Manuela
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Scritto da © ariele57 - Dom, 18/04/2010 - 22:48
ogni cosa si posa
vaneggia il pensiero
senza posa
che mai avrà da dirsi
di cosi importante,
consiglio d'amico vento ,dai ,riposa.
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Scritto da © Alexis - Dom, 18/04/2010 - 20:37
Katsushika Hokusai, Cascata
Visioni notturne
Scende la luna
come latte
sul dorso di silenti montagne.
La sua luce bagna i visi
scolpiti fra le ombre
di una notte che non conosce età.
Solo stupore prova il viandante
che timido osserva quella forma materna.
E mentre colma il suo cuore di speranza,
nel suo seno, impotente, cadrà.
come latte
sul dorso di silenti montagne.
La sua luce bagna i visi
scolpiti fra le ombre
di una notte che non conosce età.
Solo stupore prova il viandante
che timido osserva quella forma materna.
E mentre colma il suo cuore di speranza,
nel suo seno, impotente, cadrà.
Katsushika Hokusai, Cascata
Alexis
18.04.2010
18.04.2010
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Scritto da © Bruno Amore - Sab, 17/04/2010 - 10:06
Pascolare memoria
come un fremere tremare
fine sommesso di froge
il suo richiamo
che sempre attendevo
lontano appena un tanto
tutto preso dall'annusar
farfalle lucertole o filugelli
e scrollare il capo e la groppa
quattro bizze in salti scomposti
per sembrar ribelle
un rapido scatto e raggiungerla
alle mammelle.
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