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A ruota libera (Cap. 8 - Parte 2)

“Che si mangia mamma?”
“Dove sei stato?”
E’ venuto il momento di dire la verità. Meglio ora, o mai più.
“Claudia mi ha lasciato.”
Mia madre è distratta, mentre è intenta a rifarmi il letto.
S’interrompe, e si gira verso di me.
“Come ti ha lasciato?”
“Così… Mi ha lasciato.
Punto e basta. Dice che non sa più cosa prova.”
“E se ne accorge adesso? Dopo tredici anni?”
“E mezzo, quasi, se è per questo.”
“Appunto.”
“Lo so. Ma è così.”
“Non capisco… Non è che c’è qualcun altro?”
Ovviamente, sarà il primo pensiero, legittimo, scontato, in chiunque apprenderà la notizia.
Tanto quanto lo è stato per Mariagrazia, la prima a sapere.
“No. Almeno… non credo.”
Preferisco non supportare la sua ipotesi, nonostante tutti i miei mille dubbi. Per come è lei se ne convincerebbe e nulla e nessuno potrebbe mai più farle cambiare idea. E non è questo ciò che voglio.
“Io i ragazzi di oggi non li capisco, proprio non li capisco...”
Continua, è chiaro che non le basta quanto le ho detto. Vuole approfondire, ci deve essere un’altra spiegazione per lei. Non si possono buttare all’aria tanti anni, così. Per giunta alla soglia della decisione di sposarsi, finalmente. Una scelta che attendeva da tanto tempo, in prospettiva del suo primo nipotino. Così come Michelle, il professore (il papà di Claudia), mio padre e tutti quelli che hanno sempre visto nella nostra storia uno dei pochi punti di riferimento delle relazioni di lunghissima durata delle nuove generazioni.
“Che c’è da capire?”
“Come che c’è? E lo chiedi pure?”
Stranamente non sento gropponi in gola, quindi ne approfitto.
Magari più tardi, a freddo, parlare potrebbe essere molto molto più difficile, e problematico.
“Secondo te è normale?”
“No… non dico questo, mamma. Ma ricordati che io ci sono già passato.”
Mia madre annaspa, non ha capito a cosa mi riferisco, o forse fa solo finta.
“Cinque anni fa anch’io l’ho lasciata, te lo ricordi? E anche allora non c’era un motivo. E’ successo, e basta. Sono cose che capitano.” Quasi non mi riconosco per la naturalezza con cui sto agendo. Tra l’altro, proprio di fronte a lei, la più agguerrita smascheratrice dei miei stati d’animo.
Se non mi comportassi così, cercando di mitigare il più possibile la reazione che sto dando a vedere, trasparirebbe tutto il dolore e il disagio che mi porto dentro da quasi un mese. E a quel punto diverrebbe inevitabile subire la valanga di domande alle quali invece, voglio a tutti i costi sottrarmi. Almeno per il momento. Più avanti affrontarla sarà l’unica strada.
“Mah… non lo so. Ormai non ci capisco più niente.”
“In questo momento neanche io, a dir la verità.”
Riesco persino a sorridere. Non mi sembra vero, è come se finalmente mi fossi tolto un enorme peso dalla coscienza. Adesso so che non c’è più niente da fare, e questo mi aiuta.
“Ma non vi vedrete più?”
E’ spaesata, confusa. A modo suo anche spaventata. E preoccupata per me, soprattutto. E’ mia madre.
“Non subito. Comunque siamo rimasti in ottimi rapporti.
Ci risentiremo e ci rivedremo sicuramente, soltanto non nell’immediato, è ovvio.”
Ultima di rifarmi il letto, mentre nel frattempo fingo di sfogliare dei quotidiani arretrati che non sono riuscito a leggere nei giorni scorsi.
“Ho fatto la bolognese. E poi i gamberoni arrosto che ti piacciono, va bene?” Mi vuole consolare. Come farebbe qualsiasi mamma al suo posto, sapendo che il dolore del figlio è nascosto, eppure assolutamente presente. Spera di alleggerirmi l’amarezza dell’animo con due dei miei piatti preferiti.
“Sì, ma non pranziamo prima delle due, due e un quarto. Vorrei finire di leggere questi giornali, altrimenti non lo farò mai.”
Capisce che non è affatto quello il motivo. Piuttosto, che ho bisogno di un po’ di pace, di un po’ di tempo per stare da solo e razionalizzare per bene il colpo ricevuto.
In ogni caso mi asseconda. Dal suo sguardo si capisce che mi è vicina, e che continuerà a esserlo, ma sa anche che devo essere lasciato tranquillo. Altre spiegazioni verranno, di certo, ma non ora. Neppure a breve, ma arriveranno.
Da me e da Bi.
E forse, almeno lei, mia madre, ci capirà qualcosa.

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