Scritto da © Ezio Falcomer - Mer, 16/03/2011 - 10:14
La tua carne, infinita domanda
dove si placa il caso,
il possibile mio non esserci.
E il soffio della tua anima
è il mio esserci nell'avvolgerti,
donna di brivido e di mistero;
riempio nell'amarti
il possibile tuo non esserci.
Perderci nel donarci,
ascoltare la pioggia,
succubi dello stringerci
e dell'amarci.
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