Scritto da © selly - Mar, 01/11/2011 - 19:07
Hanno il sapore del grano
le parole fasciate lente
(come spighe sbattute dal vento che piegano ai campi)
Era sul finire di luglio che t'avrei fatto paglia
così, tanto per arare,
tanto per rimestare ogni pensiero fermo
E le mani,
le mie mani abbandonate in grembo
in attesa del primo quarto di luna
A raccogliere luce, suoni soffusi di labbra
e semi, frammenti di palpiti
Poi.
Essere sazia,
prima che ogni sole si pieghi alla terra
e la voce calda si arrenda alla notte
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