Scritto da © Andrea Occhi - Ven, 11/11/2011 - 13:10
Granulose passioni scivolano, amare come mandorle, dai miei pori ai tuoi liquidi dolci che mi invadono solventi. Scompare, rapidamente, la mia solidità nei tuoi abbracci trasudanti desideri impronunciabili. Di me non rimane che un gusto agrodolce tra le pieghe dei tuoi più nascosti anfratti dai quali estraggo i tuoi tesori più preziosi, per godere della loro bellezza. Nessun residuo. Ti percorro l’esofago sino a penetrare i polmoni per rubare i tuoi sospiri, i tuoi gemiti e unirli ai miei. Non temiamo la vertiginosa confusione del veleno.
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