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FAHRENHEIT 451

FAHRENHEIT 451 di A.I.D

È il titolo del famoso romanzo di fantascienza di Ray Bradbury, da cui Truffaud trasse l’altrettanto famoso film. Fahrenheit 451 equivale a 232,78° C. ed è la temperatura di combustione della carta.

Nella visione apocalittica del romanzo si assiste all’eliminazione dei libri da parte di una cultura oppressiva tirannica che trovava nell’ignoranza dei suoi membri il carburante necessario per la crescita smisurata del suo potere.
 
La Chiesa fece altrettanto nel1559, quando stilò l’Index librorum prohibitorum, da parte della Santa Congregazione dell’Inquisizione Romana, sotto il papato di Gian Pietro Carafa, ovvero Paolo IV, un papa spietato e sanguinario a cui si deve, tra l'altro, l'istituzione del ghetto ebraico di Roma. Vi primeggiava il Decameron di Giovanni Boccaccio e il Il Principe di Niccolò Machiavelli, ma non mancava neppure Il Novellino di Masuccio Salernitano.
 
Nel corso dei quattro secoli della sua storia fu aggiornato venti volte per impedire la contaminazione della fede e la corruzione della morale attraverso la lettura di libri teologicamente sbagliati o immorali. Esso conteneva quindi l’elenco dei libri considerati pericolosi dall’autorità ecclesiastica per la fede e la morale dei cattolici.
 
Fino a tutto il 1966, la legge canonica ha prescritto che ci fossero due forme di controllo sulla letteratura: la censura preventiva sui libri scritti da cattolici in tema di morale e/o di fede, il proverbiale «imprimatur» tuttora in vigore ai giorni nostri, e la condanna di libri giudicati offensivi, contro i quali sia chiesto l’intervento dell’autorità ecclesiastica, l’Index, appunto, la cui ultima edizione, la ventesima, fu redatta nel 1948.
 
In essa vi comparivano Balzac, Berkeley, Cartesio, D’Alembert, Darwin, Defoe, Diderot, Dumas (entrambi), Flaubert, Heine, Hobbes, Hugo, Hume, Kant, Lessing, Locke, Malebranche, Stuart Mill, Montaigne, Montesquieu, Pascal, Proudhon, Rousseau, George Sand, Spinoza, Stendhal, Sterne, Voltaire, Zola. E tra gli italiani Aretino, Beccaria, Bruno, Benedetto Croce, D’Annunzio, Fogazzaro, Foscolo, Gentile, Giannone, Gioberti, Guicciardini, Leopardi, Marini, Minghetti, Monti, Ada Negri, Rosmini, Sacchetti, Sarpi, Savonarola, Settembrini, Tommaseo, Pietro Verri e anche il Teatro comico fiorentino; inoltre era all’Indice qualsiasi volume non autorizzato che trattasse di storia della massoneria o dell’Inquisizione e le versioni non cattoliche del Nuovo Testamento. Nel decennio successivo furono aggiunti tra gli altri Simone de Beauvoir, Gide, Sartre, Malaparte e Moravia
 
Più di recente la rivista americana Human events non è stata da meno, ha stilato un elenco dei 10 libri più pericolosi:

1. Karl Marx, Il manifesto del partito comunista
2. Adolf Hitler, Mein Kampf
3. Mao, Il libretto rosso
4. Alfred Kinsey, Il rapporto Kinsey
5. John Dewey, Democrazia ed educazione
6. Karl Marx, Il capitale
7. Betty Friedan, La mistica della femminilità
8. Auguste Comte, Corso di filosofia positiva
9. Friedrich Nietzsche, Al di là del bene e del male
10. John Keynes, Teoria generale dell'occupazione

Non vi viene voglia di leggerli tutti?
 
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