Scritto da © nello vittorio - Sab, 21/01/2012 - 22:18
Alfin ch’io passi per la Porta angusta
onde trovarmi nella Città augusta
è mio intento seguitar via stretta
chè di quante ne sono è sol la retta.
Indi, se venir vuoi ad alleviar mia sorte
aperte fuori e dentro trovi le porte;
io sono qui che resto ad aspettare
onde Tu giunga e possati onorare.
Io nell’attesa sveglio restar voglio
alfin che non ricada in nessun sbaglio
chè non so quando e come mi pervieni,
da qual strada, chè tante ne detieni.
Se leggi il pensiero mio ,o Re Risorto,
vedi che il cuore mio a Te è aperto,
per questo, o mio Signore Redentore
vieni, occupa il misero mio cuore.
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