Scritto da © Mariagrazia Tum... - Dom, 04/03/2012 - 16:52
profumassimo almeno
come quel salice distratto
all'angolo della strada,
frutteremmo frutti maturi
perfino alla gente affamata di mali antichi,
e invece
abbiamo appena addosso
due timide riserve di fumi appassiti,
che allontanano ai passi
i viandanti distratti,
e seppelliscono orme
bruciate dal vento,
come due candele rabbuiate
dal fisso marmoreo
che assapora di sé
ogni cosa che incontra,
e tramuta in falsetto zuccherato
voci e colori
della vita che corre
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