Scritto da © Anonimo - Sab, 05/05/2012 - 15:29
Dunque, nella zona fra l'ombra
e il crepuscolo dei giorni vuoti,
il grigio ha sfumature, d'ocra e lillà
vedono le rondini sfrecciare come singhiozzi
sul mare che mi scaglia a fondo
quando le mie dita fanno da corazza
alle foglie appuntite, alle matite di titanio
che passo con certo gusto
sulla pelle dei miei cani assetati
c'è orgoglio in questo dolore
lo piango fuori, mentre vengo
attraverso le mani incastrate
sul mio germoglio
di donna morta.
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