Lirica

Già l’aurora tinge di rosa il dorso

della collina. Tu dormi ancora ed

io contemplo commosso il tuo

viso avvolto dal sopore del sonno,

ancora fresco come di fanciulla;e 

il tuo seno sì odoroso. Non oso

rimuovere il tuo braccio, ancora

abbandonato di peso sul mio

petto, e la tua gamba avvinta alla

mia come volessi avvinghiarmi a

te per sempre! Mi ami dunque

ancora? Sarà per sempre

davvero?

O dispettosa ti volgerai dall’altra

   parte quasi ad erigere un muro

fra noi, allorchè fosse spenta la

passione dei sensi? Prego Amore

che quel dì non spunti mai.