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R_esistenze

Di certo non arrivavano fino a noi i suoni della festa, troppo lontane le calde immagini creative, spargevano odori e sapori nella strada. Della mia sorte nessuno aveva sperato niente.
Non amichevoli i giusti moniti, serrate labbra, orgasmi incerti, briciole di panico ansioso.
Ridotto a schiavo del mio sentimento provato mi rintanai all'ombra dell'anima a rincorrere istrici e scoiattoli urticanti, vivevo per un soldo bucato a strisce e stelle ed il cielo dava un pretesto alla mia sorte, in molti si affaccendarono per sottrarmi alla mia ultima luna, al limite corrosivo del tempo. Proseguii rimirando l'aurora nascere calda e densa di umori, impallidiva sempre più l'astro gemente all'orizzonte punzecchiando la pelle di tenua luce.
Punteruoli lasciavano tristi i tratti dell'assedio rigirando il trapasso nella ferita aperta, d'oro colavano le lacrime squarciate sul tavolo, pesanti come cascate di finta madreperla. Non volerai via dalle mie mani immagignifico corpo. I giusti non sanno di esserlo fino a non aver ospitato la serenità nel cuore, poi il volano ruota fino a spingere fuori le sentenze. Ogni volta che generavo spergiuro annuivo tra me detestando la saggezza dei buoni intenti, quel vilipendio di croci artefatte in un coito di parole soporifero.. similidiota.
Spaccami la vita regina del dolore, squarciami l'esistenza, ora, che non abbia a molestarmi ancora inutilmente fino al spegnersi del mondo.
Tra le spighe del campo l'adone serbava la vanità sotto una zolla d'erba fresca, i grilli la cercavano per onorarla a festa, la festa dei cicalii annunciò il regno del piacere, si aprirono le corolle dei fiori rovesci e proni, adescando sulle prime formiche ricche e stagionate ed api affamate di succo fragrante. Stille di deserto assetavano i fili ormai secchi, nulla poteva cambiare il corso del tempo nulla, ma la mano muove sempre ad un gesto, ed a questo un moto di energia espande il carismatico sentore di essere divine creature, di apportare cambiamenti, quale poi sarà il risultato poco importa poco sarà tramutato in oro luccicante e perdente sarà della facoltà di rasserenare la vita, poco rimarrà ad essere onorato dalla sete di amore.

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