Cento primavere e un violino antico | poeti maledetti | Stefania Stravato | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

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Cento primavere e un violino antico

tra le foglie, controtempo 

ombre

 

le cime cadute, i resti di altari

 

fuori posto le stagioni

sulla via per l'orizzonte

 

si infliggono a tradimento nel petto

(dove il respiro non sa più temere

i passaggi di notte fonda)

 

fossi carne di rosa

morirei, chinandomi appena nel mio stesso pallore

(quanto può durare l'agonia al tramonto?)

 

ma appartengo alla maledizione della pietraviva

che si evolve a confine di ogni promessa

 

e nulla è più vero del dolore 

dopo una frana

 

non si torna dal viaggio 

dentro una vertigine di fuoco sui pendii

(non basteranno le mie monete di neve

per una stagione di minuscoli arcobaleni)

 

 

 

cento primavere e un violino antico

darei in cambio, se li avessi

per un solo giorno di maestrale in pieno viso

 

altrove, mi tenesse una pupilla a colmarmi di mare. 

 

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