Scritto da © selly - Gio, 01/08/2013 - 10:59
è di un'ora fa la piega smagrita sul volto
il passaggio dall'equilibrio al volo
il fianco che appoggia
le gambe che reggono, forse
implorando le corse
di un'ora che non ricorda, si parla
di un tempo difficile da stabilire, si dice
un appello degli occhi alla scia dello sguardo
una smorfia pagata ieri, usata per oggi
il pensiero traduce il passato mordendo le code
La vedi l'abilità del viaggio a scappare di fuga in silenzio?
Ma quanto
quanto è difficile entrare nel fatto
più facile, muoversi piano sulla lama dei sogni
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