Scritto da © Nievdinessuno - Ven, 22/04/2016 - 15:03
Un balzo all’anima ansima
sutura il ventre la notte
a misura di spada, ricama
d’insonnia vestita di giallo
non una luna sporca di sé,
d’inverno finestra
la neve è vetta tra le dita,
orchestra di un boia
si ode nelle orecchie
come un’apnea di squali,
morsa ancora strema
le ali imbavagliate
senza rimorsi per le zanzare,
tradite stanno, appese.
Mentre l’ora è giunta
ad acclamare tutto il peso
nei palmi di un poeta,
il deserto è uno sconto
per poche voci,
dove un rombo implode
a solo scuote
i silenzi appiedati
tra le corde vocali,
qui sentenze
arse nei giorni,
nodi che il collo
mastica del cappio
crollano.
2) Al di là del petto
si zittiscono chimere,
senso di brezze lontane
accarezzano la pelle
con l’intimo sonno,
l’alba in sposa
attende
tutto il mare venuto al mondo.
sutura il ventre la notte
a misura di spada, ricama
d’insonnia vestita di giallo
non una luna sporca di sé,
d’inverno finestra
la neve è vetta tra le dita,
orchestra di un boia
si ode nelle orecchie
come un’apnea di squali,
morsa ancora strema
le ali imbavagliate
senza rimorsi per le zanzare,
tradite stanno, appese.
Mentre l’ora è giunta
ad acclamare tutto il peso
nei palmi di un poeta,
il deserto è uno sconto
per poche voci,
dove un rombo implode
a solo scuote
i silenzi appiedati
tra le corde vocali,
qui sentenze
arse nei giorni,
nodi che il collo
mastica del cappio
crollano.
2) Al di là del petto
si zittiscono chimere,
senso di brezze lontane
accarezzano la pelle
con l’intimo sonno,
l’alba in sposa
attende
tutto il mare venuto al mondo.
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