Scritto da © Capuàno - Ven, 13/08/2010 - 05:38
Io vado per la mia strada di tufo e di terra battuta
e trascino i piedi a sollevare polvere,
come quando Nonno Francesco
mi portava alle biade e NINO*,che non era mio padre,
annusava il tabacco. E la polvere si ammanta
sui sassi di roccia dove, a piedi nudi,rallenti
e cogli le cose e le idee che ti piace ignorare.
Io vado...per una strada di terra, battuta dal vento
e segnata da tufo, liberato a granelli di pulviscolo
come le stelle alla notte e rifuggo le moine
di strade più spedite e più belle,
dove in fondo lo sguardo si perde sui tesori del nulla,
perchè il piede si ammoscia sul velluto che uccide i sapori
e rifiata soltanto al disturbo dei sassi di pietra.
*NINO era anche il nome del cavallo di Nonno Francesco,oltrechè di mio padre.
Era il primo ottobre 2005
da "ESTATE 2005 e dintorni". di Anònimo Capuàno
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