Scritto da © Anonimo - Gio, 26/08/2010 - 11:43
Spingi sugli avampiedi al viso
quelle labbra strette; avrai centanni
o ventisette: chi sei? perché intrighi?
Ti amo già di quel tuo amore
per la passiflora che non conosci.
ti amo curioso di tutti quei filari d’uva
lungo le vertebre: è un vino oscuro.
rapido di schiuma. di buon parlato
- mormora alle polle di sudore;
una blanda eco mi rimbalza in china.
Sollevi sulle punte quel tuo seno serio,
pure non pungi mentre mi trapassi.
come ti dissi ieri: era da anni oggi che ti amo.
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