Scritto da © poetella - Sab, 06/11/2010 - 18:44
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Volevo parlare di te, oggi,
non so, coi vetri appannati e farli tremare
alle parole calde, senza risposta.
Non volevo risposte.
Volevo parlare di te col cielo, ecco (era così azzurro)
lo sai che mi sento i tuoi occhi addosso
col cielo così. Lo sai.
Volevo parlare di te
per farti uscire dalla pelle,
dal cuore che ribolliva come una pentola di streghe,
pieno di succhi rossi e neri e gialli e viola,
volevo parlare di te. Che così…
Magari con queste note, questo Notturno di Borodin,
sdrucciolo come i tuoi baci pastosi e coprenti.
Parlare solo io. Riempire il silenzio
di te.
Parlare, parlare a parole spesse, dense come un abbraccio,
come il tuo sguardo che brucia,
brucia come ghiaccio su una ferita
e m’acceca e mi spegne il mondo.
Volevo parlare di te che sai, che sei.
Che non ci sei, ma
…
…
…
(by poetella)
(cliccare l'ultimo verso per ascoltare Borodin...)
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