Scritto da © Sara Cristofori - Dom, 16/10/2011 - 17:34
I "figli del sole" (Inca), discendenti del mitico re Manco Capac e di Mama Oqllo, che tra il 1450 e il 1533 governarono l'omonimo impero, lungo la fascia occidentale dell'America Meridionale, ci hanno lasciato una ricca produzione lirica. Qui si minaccia la punizione, in termini paradossali, di tre donne - nobile, adulta e fanciulla - che si "rifiutarono" all'amore.
G. Davico Bonino
La donna che non sa amare
Questa principessa che non sa amare,
nll'acqua dolce del lago noi la getteremo.
Là imparerà,
bevendo quest'acqua dolce,
che devo essere amato,
che devo essere coccolato.
Questa dona che non sa amare,
sullo sterile campo innevato la getteremo.
Là imparerà,
gelandosi sotto questa bianca neve,
che devo essere amato,
che devo essere coccolato.
Questa ragazza che non sa amare,
trascinata sul ponte, nel fiume torbido la getteremo.
Là imparerà,
bevendo quest'acqua torbida,
che devo essere amato,
che devo essere coccolato.
(R.-M. D'Harcourt, "La musique des Incas")
("Poesie d'amore per un anno" - Ed. Einaudi)
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