Scritto da © concorso anonimo - Mar, 20/05/2014 - 21:01
Ritorno agli ultimi frammenti per chiedere perdono, perdono dei tradimenti inutilmente arroccati fra le pieghe del polso, ormai stanco e indebolito. Forse ogni illusione taglia le fibre e nulla è come prima, incastonato nell’indifferenza, invecchiando pian piano, nel sottile sfilare del confine. Spesso è l’azzurro in cui credo ancora il candido frastuono dei ricordi, perché Signore non so più che fare tra le mura ingiallite e le foto sgualcite nei cassetti. Tutto è sopito nelle forme oblique, strana la voluttà dell’indicibile, o del sospetto che tutto si annulli nel mio respiro in cerca del tuo sguardo.
spanto31
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