Scritto da © Dario Menicucci - Mar, 16/06/2015 - 20:30
La notte
ha razziato
i colori
ha dipinto
le pareti
di silenzio.
Neppure
le ombre
strisciano
rimangono
nascoste
nelle tenebre.
Il velo denso
del buio
mi opprime
deforma
il lamento
dell' orologio.
Nella stanza
vicina,
quella donna
è tornata
di nuovo
a trovarmi.
Percepisco
il suo respiro
affannoso
il suo sguardo
dalla porta
socchiusa.
Scivola piano
per venirmi
a toccare
sulla pelle
le sue mani
avvolgenti.
Suadente
mi invita
a seguirla.
Forse all'alba
svaniremo
insieme.
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