Scritto da © Eleonora Callegari - Mar, 26/01/2016 - 22:42
Notte, mia notte
che suggerisci le stelle ai sogni
abbracciami col tuo velluto
di tenebra
esula il mio pensiero
portami lassù
dove l'angelo dimora
fammi cullare
come un bimbo che non sa
dammi il candore suo onirico
che la luna mi canti
le sue nenie d'argento.
Profuma l'aria di talco
di zucchero e di viole
e chiuderò le mie corolle.
Notte, mia notte
se ciò non bastasse
fammi annegare
nel tenero tuo mare
mi coprirò dei tuoi sargassi
e morirò lieta
fino a domani
quando il sole
mi troverà risorta
sulle tue bianche spume.
Notte, mia notte
se ciò non bastasse
chiama tu Morfeo
al suadente olezzo
dei suoi papaveri rossi
vincerà il mio sonno
mi condurrà alle pianure
dell'erbe azzurre
dove attende il mio amore
e scorderò tra le sue braccia
il lutto
di questo giorno che muore.
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