Scritto da © ferdigiordano - Dom, 15/02/2015 - 20:24
È domenica d’acqua e navigano gli ombrelli
presi in giro da folate persecutorie. Due
o tre volte ho assistito a come piegano
le balene e sono rimasto curvo, ma pure
la strada saliva sorda ai richiami che non è
giorno di fatica: nel traffico pedonale si può
solo seguire il flusso delle stecche mentre viene
il panico che qualcuno te le lanci contro
per infilare l’occhio negli sconti. Dove dura
non è la domenica, tanto ricca di verticalità
da sperare che la pioggia risalga al nugolo.
È come per gli sconfitti la resa: vita che avanza.
Si esce nel mondo per un girotondo soltanto,
mano a mano per poco, tanto poco che
il ricordo non allunga le braccia. Allora,
niente ti ha colpito?
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