Scritto da © ferdinandocelinio - Dom, 23/12/2018 - 10:33
Voglio offrirti un genocidio
della mia parte peggiore.
Voglio offrirti l’esatto silenzio
dei pomeriggi oziosi.
Voglio offrirti tutte le mie pippe
e le mie birre dolciastre,
le mie poesie da cestinare,
la panza tripposa che esce fuori dai pantaloni.
Bisognerebbe imparare
a raccontarsi tacendo.
Ogni silenzio è una meta di pellegrinaggio
nel frastuono futurista del Natale.
Ogni silenzio presuppone dominio
e nerbo e anche quella grazia
che è propria degli analfabeti.
Io voglio offrirti me stesso
con le mie poesie raffazzonate,
voglio raccontarti di come
si diventa falliti.
Tutti i santi sono falliti.
Lascia che ti offra le mie stimmate.
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