Scritto da © Anonimo - Mer, 28/07/2010 - 12:17
A qualcuno i fluenti non piacevano e si diceva
dei capelli per le dita sulla nuca
men che meno simpatizzavamo per gli squali:
posteggiavano l’autoscontro a pettine perfetto.
troppe donne in giro sulle ruote.
nemmeno una al castello della strega.
Di venerdì si andava alle giostre
- scadendo i pesci rossi la domenica
nei barattoli di vetro dei sottoli -
si andava, ma non in pari,
sempre una o due per tre o cinque.
confusi dalle gonne corte sulle mutande bianche
dalle pelli candide che avevamo per mano.
e si scendeva a torto dall’ottovolante del cuore
con il calcio in culo che ci ammattiva,
sparato di sera - massimo alle 21.
quei soldi già finiti erano meno di noi.
ci vendemmo i pallini di piombo delle canne storte
squagliati nei coperchi delle cromatine
per altri giri: più di una volta in tre.
Si andava ridendo per dormire più ricchi.
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