Scritto da © Gloria Gaetano - Mer, 26/10/2011 - 20:35
Perché di superficie
ho voglia,
di lamine di mare
da lambire
e nuotare e
vivere d’ore e
danze e stupide
risate.
D’una luna
il mio sguardo,
che a pezzi si dà
e d’una spiaggia
frammenti di conchiglie
fluorescenti.
Così m’adagio distesa,
compongo granelli
e li sfaldo,
sogno.
Non cercarmi
alla stessa ora
nello stesso posto.
Fammi una treccia
e scioglierò
i miei capelli..
Poi lasciami andare
tra dune, tra curve,
di donna..
e se forse t’ho urtato,
a nuova luna
verrò a
cercarti..
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