Scritto da © Mett - Mer, 02/09/2015 - 13:21
Osservando lo sconfinato celeste,
che pare al di sopra di noi gente,
vaghiamo persi, in cerca di un segno, di un richiamo.
Perchè? Perchè non possiamo librarci,
al di fuori della mera conoscenza?
Non possiamo assaporar,
infetti,
i sapori delle nostre future vite.
Non possiamo udir,
sordi,
il dolce suono della quiete.
Non possiamo tastar,
insensibili,
la ruvida pelle che ci contorna.
Non possiamo fiutar,
apatici,
il profumo della brezza che ci gela.
Non possiamo scorger,
ciechi,
la bellezza che il cuor ci rassicura.
che pare al di sopra di noi gente,
vaghiamo persi, in cerca di un segno, di un richiamo.
Perchè? Perchè non possiamo librarci,
al di fuori della mera conoscenza?
Non possiamo assaporar,
infetti,
i sapori delle nostre future vite.
Non possiamo udir,
sordi,
il dolce suono della quiete.
Non possiamo tastar,
insensibili,
la ruvida pelle che ci contorna.
Non possiamo fiutar,
apatici,
il profumo della brezza che ci gela.
Non possiamo scorger,
ciechi,
la bellezza che il cuor ci rassicura.
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