Scritto da © Anonimo - Dom, 04/07/2010 - 14:17
ti chiamerò uni-verso
giacchè le cose le comprendi
e quelle al cui intorno tu muovi o sotto stai
hanno un verso che mi prendono
i sensi a farne uno.
così sarà tuo il vestito per essere tale
e tue le scarpe, tua la casa; la poltrona è tua
e la frittata, il gatto, il sentiero.
esse non avrebbero il tuo ensemble
se fossero disgiunte da te.
fuori dalla stanza dello sguardo
la porta delle dita
come di un’altra appartenenza
insignificante.
quell’unico verso che
viene a loro dentro da te
in me a scriversi.
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