Scritto da © Manuela Magi - Dom, 09/05/2010 - 00:46
E' solo canto
che nell’intimo m’intona
mentre nell’ombra,
mi ospita lo scranno.
E mi abita il silenzio
che come goccia batte,
sul giogo e sulle tempie.
E’ di un fonema muto
il mio pensiero arduo,
intrappolato dalla solitudine che bagna
negli angoli più stretti,
di un’anima senza perimetri perfetti.
Ma c’è la luna,
insegue sul viale il mio pensiero
e con le dita del suo alone,
deterge il pianto di una capinera.
Mi assale a volte, lo stralcio di un dolore
quando l’assenza invade,
preme questo cuore.
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