Scritto da © Massimiliano - Mar, 31/07/2012 - 09:28
per noi figli d’altre stabilità, d’altri equilibri
ci sono momenti di pausa che lacerano
il dolore, temporali estivi
che servono appena a lavare ferite
a far defluire un po’ di sangue stantio
a far sgorgare meglio il sangue fresco
nel difettoso armeggiare quotidiano
per noi che percepiamo le dissonanze della perfezione
l’illusione di sguardi che hanno smesso di conoscersi
non ci sono notti quiete nel recinto di famiglia
né sogni schietti o miraggi
ma ci sono bisogni a sarchiare lenzuola care
e fate svagate dal sorriso sciolto in miti timori
sfumati nel giorno che si spegne a stento
su guanciali che disdegnano la forma del volto
è precaria anche l’impronta del mattino
precario il ridestarsi di quelle stanche ombre
posate la sera prima sul comodino accanto agli occhiali
e all’orologio sempre in vista
precario anche il risveglio
benché sia sempre una conquista
fuori piove
e se le speranze sgocciolano
dai vetri delle stanze vuote,
facile anneghi tutto in niente
eppure la bellezza qui non manca
- mi dico -
è solo un po’ sfiorita, un po’ stanca.
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- Blog di Massimiliano
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