Scritto da © Anonimo - Mar, 16/08/2011 - 15:14
Le mie notti ormai
non hanno più attesa,
nè le tue albe
avranno un padrone.
Le immagini scrosciano
come una cascata nel cuore;
le vele di memoria
si gonfiano di rimpianti
e polvere d’insetti.
Nell’ attacco frontale
della tempesta,
un unico lampo,
l’approdo fugace
d’un marinaio
che getta l’ancora
nelle sabbie profonde
di brividi confusi
e foglie marcite
nel mare dei richiami.
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