Scritto da © woodenship - Lun, 06/08/2018 - 13:27
... mi viene da pensarlo, mia cara, che
alle volte questo smaniare in versi
piuttosto non sia altro che impulso all'arte
velleità di svuotare abissalità
con un recipiente dai fori d'un vaglio:
la sabbia, le alghe, quei muscoli vivi
frammenti di coralli, di conchiglie
... quelle poche brulicanti pagliuzze
che ci restano baluginii a fondo
ecco, mi dico: forse queste sono
poesia. In esse, fibrillare ci sento
il "noi", appagante il"sè"furente d'ogni
alba trascorsa, con tutt'altri azzurri
fumosi occhi tra spalanchi di nubi.
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