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Ciàt

 credimi - dice
o scrive
o quel che è -
credimi
 
e non so il suo nome
né la forma delle sue mani
né come gli si arriccino i capelli sul collo
o se ne abbia
 
Io, che di credenze ne ho solo due
 
-una in cucina ed una in salotto
antiche però, della nonna
di legno vero
(e anche questo bisogna specificare)-
 
sospiro dicendo - e sia, ti credo
 
e viviamo felici e contenti
fino al prossimo cambio di nick
 
 
 

Spettri

E’ il tempo sospeso
quello che il silenzio indossa
tonaca di una vita in punta di piedi.
Occhio di giglio la Luna
veste le pietre eterne
di versi luminescenti.
Questa notte le onde
Infiora di sguardi.
Le lampada rosse
brillano ancora tremanti
nel delirio degli spettri
disegnati sul velo delle acque…

Limerick (eroticus senilis)

quando alta s'è alzata là, su quei tacchi
le cosce lascian libere, gli spacchi
senza tema di smentita
riaccende ognor la pipa
e financo dimentico gli acciacchi.

I come Iato

 Tra chi parla e chi ascolta
c'è lo iato dell'aria che vibra.
 
 
Solo il gesto annulla la distanza
- la mano che carezza
la bocca che bacia.
 
 
Tutto il resto è illusione,
specchio, rappresentazione.
Riflesso di riflesso.
 
 
 

Limerick (orticolo)

 
 
oggi friggo in pastella fior di zucca
e nati grazie al concio della mucca
mi sporcai è ver la giacca
solo un po' porca vacca
vedi ora quell' odore m' imbacucca.

Che cercavi

Quando su questo schermo
apparve un nome senza suono
potei leggere da quest'occhio esterno
un urlo farsi vivo da lontano.
 
Cercavi un’altra terra
e un conio che non fosse argilla:
che cercavi?
 
Non potrei dire di quel tono:
il grido era un grillo elettrico e saltava
ogni accento.
 
Cercavi un’attenzione ancora.
Forse lo iato nell’udienza:
che cercavi?
 
Quando lo schermo illuminò il tuo nome
capii da solo
che con un clic
si aprono le vele
 
e il vento è in mano, ancòra di parola
e parolammo.  

Inverter-Bravo

 Se fossero le foglie che cadono,
 a far muovere il vento

 sarebbero i cerchi nell’acqua,
 a gettare sassi nello stagno.

 Ma non credo che i deserti,
 arroventino il sole.

 Torno a sognare ora,
 che ho bisogno di dormire.

 

a maggio mai li ritrovai, tali e quali

tale e quale sarò
sotto sale o in salamoia.
 perché sardina sono nata
 ma,volente e dolente fui

Fragilità

Se siamo troppo fragili avremo una vita che ha pudore di farsi riconoscere anche dal cielo.

Lo splendore lacrimabile

[Sembra quasi di poterle toccare,
 quelle nuvole illuminate dallo splendore dell'inutile. ]
 
Ed io ballerò,
continuerò a ballare
finchè il
Mondo girerà 
a ritmo con me.
Protendi le braccia verso il cielo,
le stelle ti prenderan la mano
e ti inviteranno a colorare
la nostra mistica danza.
E lasciati andare a questo
lacrimabile piacere.
 
[Sembra quasi di poterle toccare,
 quelle nuvole illuminate dallo splendore dell'inutile. ]

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