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a maggio mai li ritrovai, tali e quali

tale e quale sarò
sotto sale o in salamoia.
 perché sardina sono nata
 ma,volente e dolente fui

Fragilità

Se siamo troppo fragili avremo una vita che ha pudore di farsi riconoscere anche dal cielo.

Lo splendore lacrimabile

[Sembra quasi di poterle toccare,
 quelle nuvole illuminate dallo splendore dell'inutile. ]
 
Ed io ballerò,
continuerò a ballare
finchè il
Mondo girerà 
a ritmo con me.
Protendi le braccia verso il cielo,
le stelle ti prenderan la mano
e ti inviteranno a colorare
la nostra mistica danza.
E lasciati andare a questo
lacrimabile piacere.
 
[Sembra quasi di poterle toccare,
 quelle nuvole illuminate dallo splendore dell'inutile. ]

Sunrise whit me / turn me on

 
è tempo tu mi appaia
il fondo della botte è rotto
ormai, vieni sogno con
labbra rosse della voglia
torna a spandere profumo
che sono pronto
sulla corrente a scorrere
foglia nuova verdeggiante
come luce che si spande
il mattino alle colline
lentamente, solamente
ho imparato a chieder niente
vieni solo baci dammi
e carezze, all'anima alla mente
non badare s'è rotta la voce
e dell'armonia di allora
non c'è niente.
 
 
(è gradita critica costruttiva)

Incantesimo

Se oggi volessi pensare a un incantesimo...
penserei alla magia di trovarsi non lambenti la vita
ma profondamente in grado di perforarla, senza recar danno a nessuno

Sensazione

Un giorno
ti guardi allo specchio
e non trovi il solito viso

cogli nello sguardo
un lampo
una luce
un sorriso

si riflette
la tua fragile anima
negli occhi
ti chi ti ama

brilla quella scintilla
che pochi sanno cogliere
fiamma
di frammenti rubati
al tempo che scorre

leggero è il cuore
gonfio d'amore!

Transumanza

Tratturo

Il viaggio di ritorno per l'altura
avanzano le mucche sul tratturo
rinnovano così la transumanza
disegno di pastori condottieri

portano i loro armenti per sentieri
terre battute o pietre levigate
dal calpestio delle mandrie in squadre
è tempo questo di ricominciare

la vita in altipiani di montagna
l'inverno lungo è ricordo andato
e vanno per la landa a passo lento
mucche assennate colme d'alimenti

sanno che il loro passo è benedetto
e tornano gioiose per la festa
nei pascoli montani rinnovati
di vigoroso verde medicale

lungo il cammino trovano neviere
chiesette un tempo stive per la neve
ghiaccio riposto per calura estiva
venduto per contrade soleggiate

si fermano al tramonto per la sosta
stazione di riposo per sognare
valli assolate e miti della puglia
d'intorno stanno i mandriani stanchi

col fuoco acceso in cerchio al desinare
sono felici per alta stagione
il tempo corre assieme a quelle mandrie
nel borgo le famiglie sono in festa

e attendono con ansia i loro eroi
mentre i bimbi cresciuti nell'attesa
sognano il giorno quando in divenire
potranno ereditare l'incombenza

 

Copyright © Lorenzo 31.5.10

come quando il mare cura

credo sia un privilegio
o una sorta di felicità
come quando il mare cura
poter dire eccomi, io ci sono
senza ipotizzare neppure l’idea
del suono rabbioso, tormentato
che fa l’onda mentre percuote
nell’intimo paure e delusioni
diventate roccia

Valium

 
Gocce di valium
i tuoi giorni di assenza.
Annebbiano la vista.
Stordiscono i pensieri.
Placano l'impeto tumultuoso

The Tide Is Turning

La Marea Sta Passando
 

marea

"La marea sta passando?? ”- “Non è vero che sta passando. Sta solo aumentando. Ed io non la posso contenere, devo in qualche modo farla uscire, ma non si tratta di fluire, la mia marea deve Defluire, con una irruenza devastante, a riversarsi come un’onda melensa di un rubino tale, che di dosso non ve la possiate mai più strappare. ”

 
 
 
 
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-Marco??- Marco??-
(mmmhh.. che due coglioni cubici…) -Si Angela? CHE C'E'??-
-Vieni di corsa a vedere, anzi vieni a leggere, subito!!-
Salì le scale di corsa, preso da una morsa di paura e ansia, ansia data non tanto da quello che avrebbe letto (lui ormai sapeva..) ma data dalla totale idiosincrasia accertata verso la moglie, idiosincrasia accertata negli ultimi anni, e dal conseguente disagio di averla vicino (con quel profumo odioso poi…)
Lesse, in un ammutolito silenzio, lesse l’ennesimo messaggio scarabocchiato a caso in un foglio lasciato non per caso.
 
Evitava di guardare la moglie, ma si guardava intorno, girava lo sguardo dentro la stanza di suo figlio Kevin, come farebbe la cinepresa di un regista, rimirando la quantità di cose stipate, inscatolate, ammucchiate. Sembrava un baraccone di un Luna Park, tutto poco illuminato, velatamente decadente, con i premi accatastati alla rinfusa, premi mai vinti, da nessuno, perché nessuno aveva mai giocato.

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