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In questo giorno

 
L’età
non mi parla più di questo giorno
Il freddo iberna il corpo
non c’è più vento
né pioggia che non mi spaventi
il mio cuore sale sull’orizzonte
una volta vago alla vista
e quasi scompare.
Solo tu, radiosa vestita di pelle
dalle lunghe dita tinte di rosso
dalle labbra vogliose di morso
e dai seni dal colore del sole,
mi riporti all’adolescenza
e mi corteggi ancora l’amore.
Adesso sono qui
mi lascio nei tuoi occhi
da molti ambiti
e penso all’infinito
il restare al tuo corpo unito.

Profumo di libertà

Parlerò con te
poesia dell'anima
sfogliando libere pagine
della mia vita.

E di vita in vita
fiumi di fede
e di ragione.

Ha un profumo
la libertà
in questo mondo nemico,
profumo di rose
che avvicina alla poesia.

E ritorno bambino
che stupito
gioca con l'acqua
vivendo di fantasie.

Ma sotto il sole
scavo sabbia marina
scuotendo prigionie antiche...

E giocando
mi circonda l'onda
che risale,
mi accarezza
un vento tiepido
e un sorriso
si accende in me
verso il Cielo.

Fabio Cogolato

Questo piacerebbe a Gigi Marzullo

Metamorfosi in atto o periodo di involuzione costante? Non amo le rime eppure mi sgorgano così, inevitabili, mi attendono al varco del pensiero e subito lo trasformano velocemente andando a cercare le parole come velocissimi correttori di Word. Così leggo e rileggo, in perenne dislessia mentale; monto, smonto e rimonto frasi con un susseguirsi di ricerca affannata di parole, verbi e assonanze ritmiche o baciate. Eppure il dire è così semplice: basta prendere un bel respiro e pensare di dover scrivere una lettera ad una vecchia zia ottuagenaria ecco, stanotte farò così, tornerò all’antico, come quando scrivevo articoli sul giornale locale e penserò a quella vecchia zia che forse le rime non le avrebbe capite, ma un bel discorso chiaro, diretto con verbi e aggettivi appropriati, quello sì che lo avrebbe letto e poi si sarebbe addormentata senza togliersi gli occhiali, crollando sul cuscino con un dolce sorriso sulle labbra…

Anniversario

Anniversario

 

Anniversario di coppia ascendente
da cinque lustri unita in comunione
d'intenti e di voleri positivi
questo il programma in pieno rispettato

in quel convento posto sull'altura
in abbazia fondata sulla murgia
anni di gioia misti nell'opposto
motore di ricerca d'occasioni

potente sito colmo d'emozioni
e intanto i discendenti maturati
hanno innovato vita della pianta

dalle radici audaci e riproposte
è forte il pargoletto col tuo nome
s'illumina di gioia apparizione

 

Copyright © Lorenzo 13.2.10

Incantesimi lab - Speciale San Valentino

clicca l'immagine
 
Analisi di Maila Meini, editing e grafica di Manuela Verbasi

Era solo una fotografia

era solo una vecchia fotografia
uno scatto, un’immagine rubata
un lampione illuminava la via
il ricordo di una strana serata
 
la giro lentamente tra le mani
gli occhi brillano ancora di pianto
tu ed io dimentichi del domani
mentre la vita ci scorreva accanto
 
così senza avere alcun pudore
danzavamo in mezzo alla strada
ebbri solamente del nostro amore
e la luna sorrideva alla mattata
 
tempo è passato, la foto è ingiallita
nonostante tutto balliamo ancora
abbiamo dato e avuto dalla vita
non smettiamo adesso, non è l’ora
 
ora la danza è più lenta, trascinata
la musica è più dolce, non fa rumore
non si sente il peso della nottata
il ballo della vita non reca alcun dolore
 
ho riposto sorridendo la foto nel cassetto
sono sveglio e fisso le ombre sul muro
vivere con te è stato quasi perfetto
manca ancora un tratto per essere sicuro
 
così domani ci faremo fotografare
da qualche amico in vena di mattana
chissà se sapremo ancora ballare
la vita non aspetta, la grande puttana 
 

Nelle cose che ami

Ti ho rivisto.
Ho fatto involontariamente la cosa più magica,
nei limiti dell'impossibile.
Questa volta  non ti ho cercato  
in una foto,
 Ho bussato invece
 alle porte della tua anima.
Essa mi ha sussurrato  dove trovarti:
In un sorriso disegnato dal cuore,
Nelle cose che ami.
E ti ho rivisto davvero per la prima volta.
 
Caterina Manfrini

Come acqua

 
Quando il dolore è troppo
diventa come il nero pesto dell’inchiostro
anima come acqua
di corvino l’esistenza tinge.
 
Ora che l’adesso ha spento l’interruttore al tempo
e il sentimento raccatta punti di domanda
ti ritrovi ancora a rovistare
tra scarti di tepore e fiele.
 
Negli spaziosi luoghi dell’assenza
smarrita vivi l’ingorgo della mente
pensieri stropicciati
tenerezza e piombo.
 
Ma la ragione ti porta ad asserire
che anche se il fato ribaltasse il gioco
troppi sono i nei accatastati
che tu comunque non vorresti niente.
 
tiziana mignosa
novembre 2009
 

Oggi

Oggi
mi sento sciocco come il pane toscano
penso a fiori
rose carnicine
vigilie brumaie
 

Come un gatto sclerato

Ti amo ogni minuto
vorrei inventare
ghirlande di parole
per te
cucinare sapori
alla bajadera
riderti di mie suole
distratte e claudicanti

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