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Corsa finale.

Se con sorriso incantato ti guardo
oggi
ti sei mai domandato il perché?
Forse un giorno non lontano
ma nemmeno vicino
qualcuno mi tenne
con catena allentata appena
sì, mi teneva poi per mano e io...
non più orecchie
non più occhi
né gambe svelte
o soluzioni.
Avevo il respiro
un gomitolo nel suo affanno
forte, però, di intenzione.
Con quello amico
son tornate a fluire le parole
e gli occhi han brillato
le orecchie ascoltato
e le gambe, ultime, in corsa finale.

L'appuntamento

Sono arrivato sul posto, almeno un'ora prima. Irrequieto dal giorno precedente, quando ci siamo dati l'appuntamento. E' una giornata, ventosa di libeccio, pare, qui sul lungomare. Non c'è quasi nessuno, forse non è l'ora. Guardo alternativamente le direzioni del viale, non so da che parte arriverà, poi.... Una figura femminile. Non so davvero chi sia lei, come sarà e questo sembiante leggero che s'avanza, potrebbe .... Elegante, semplicemente: una giacca a vento scura col bavero alzato per via del vento, una gonna di chachemere color verde salvia, calze di seta fumè, scarpe nere con tacco alto. Ha un'aria volutamente indifferente ma guarda sicuramente verso me. Sorride da lontano, seppur non è quella della fotografia, è lei. Vorrei mettermi a correre ad abbracciarla, invece ci avviciniamo e recitiamo un approccio assolutamente normale, casuale, con tanto di sorpresa per l'occasione. Mi tremano le mani e la voce, con assoluta felicità, registro la sua emozione ed imbarazzo, dolcissimamente dissimulato dal sorriso. Ha due occhi verdegrigiotopazio, infiniti, e la figura deliziosa, formosa, ora che mi è vicina. Ci stringiamo la mano, io spero di tenerla un anno, e azzardiamo un timido formale reciproco bacio di saluto sulle guance. Non escono le parole, balbettii sul tempo, la salute, l'ora e il traffico, mentre iniziamo a passeggiare. La urto di continuo nel camminare, voglio "sentirla", voglio verificare se lei che è qui, ha gli attributi di quella virtuale, quella che sogno. Ci sfioriamo la mano e ce la stringiamo un attimo per subito lasciarla e guardarsi attorno. Senz'altro porre in mezzo, sempre sottovoce parlando di quanto e cosa ci siamo detti al tempo, mi guida verso il vialetto che conduce ad uno stabilimento balneare palesemente chiuso, fuori stagione. Leggi tutto »

Odo Tinteri

di Odo Tinteri

 Minha vida é um vôo de gaivotas .. quem não sabe o mistério do vento

occhi chiusi ...

 
È solo un risveglio da una notte irreale
dove la vita ha il suo cambiamento,
dove tutto si falsifica,
dove gli occhi chiusi stanno
a guardare ciò che veramente vedono.
È solo il buio che si dirada facendo apparire la verità,
la solitudine che prevale su tutto,
in questo risveglio piovoso ,
dove la pioggia
rende più intimo , più vicino ;
senti quello che veramente manca,
mentre un falso sorriso ti attende sempre nelle prime
luci dell’alba.
Quella notte dove tutto nasconde intorno a te ,
quei muri che ti circondano sembrano cadere,
forse affondati in un’anima ubriaca ,

non nasce più

"non nasce più
da nessun ventre di sanità
né per l’onore della Vergine
e non è l’anatomia eterna
ma ha la salma lassù
e la facoltà sulle nostre croci
grida in perpetuo
un lunghissimo dolore
con le spine nel sangue
dipinto
nemmeno morto
e l’anima si ripiega
tagliata
richiusa in quelle ossa
in un atto di dolore
dal collo sulla croce
tagliato e poi raccolto
in uno scrigno una fossa.
È una grave follia farlo tornare
dentro alle nostre dita
lui sta ammassato nel cielo
nelle sue mura
incoronato
come una rosa
con quel palo divino
ficcato in mezzo alle natiche
sta come una ciminiera
un rimbombo"

Semplicemente

Raccontarsi in una mattina d'autunno
come i ricordi cadono morte dagli alberi
quelle foglie scolorite senza forza una ad una
e noi a rincorrerle per non lasciarle dimenticate
tra i passanti che neppure sanno cosa calpestano
indifferenti o ignari della storia ai loro piedi
che va disperdendosi semplicemente nella routine!
 

La filanda

Cos'è cos'è
che fa andare la filanda
è chiara la faccenda
son quelli come me.

Come si fa
a morire in Ruanda
no, non è che mi prenda
me n' fuggo a Santa Fe.

Cos'è cos'è
che contiene la lavanda
la fumo tutto il giorno
ma che lavanda è?

Sì vedo ben
la mia macchina che sbanda
è chiara la faccenda
le gomme non son tre.

Magari sì
mi sistemo in Olanda
gli zoccoli arancioni
i mulini dentro me.

Però però
mi ha punto una scolopendra
ci penso, non lo so
me n' vado a Nuova York.

Cos’è cos’è
che fa vivere a Manhattan
è tutta una connection
c’è dentro Angela Merk.

Vabbè vabbè
finisco la sarabanda
mi sospendo a divinis
ho fatto un qui pro quo.

Sto nel Far West
la mia terra del tramonto
mi scazzo facilmente
ho l’animo del Troll

(refrain)

Non mi portavi il caffè
Ahi, l’amore, ahi, l’amore
avevi il trip del karkadè
Ahi l’amore che cos’è.

 
Aua uè aua uè
aua uè aua uè
aua uè…….

 
(...e se mi cade il microfono di mano come a la Milva?) Leggi tutto »

dire ad altri

dire ad altri parole diradando i silenzi dorando i sensi  perdurando i tempi

dire ad altri parole diradando i sensi dorando i tempi perdurando i silenzi

dire ad altri parole diradando i tempi dorando i silenzi perdurando i sensi

La tentazione

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La tentazione s’agghinda di bellezza
e ti sorride cogli occhi maliziosi
ha lunghi capelli d’accarezzare
e mani affusolate da sentire.
 
Quando manda a spasso la ragione
t’incatena alle calde scie del desiderio
attizzando l’ossessione maledetta
che di saggezza ne fa tormento
inchiodandoti all’idea
che ciò che vuoi adesso
è solo lasciarti andare.
 
Controvento
ti tenta con l’odore intenso del suo mare
e forte ti bacia in bocca a stordimento
ma quando lascia trasparire
gli invisibili frammenti della verità sottile
ti ricorda di quanto vero sia il detto
che un aspetto difficilmente contiene pure l’altro.
 
Ed è lì, su quella vista che di gioia ti delizia
che ti ritrovi a contare
silenziose gocciole di sale
nella vita che suggerisce sempre tutto
a noi la scelta di fare oppure no
come il dissennato struzzo

che imprudente sceglie la via del non sapere.
 

tiziana mignosa

05 2009

 

 

Il tramonto e la luna

Il romantico tramonto
si scocciò di colpo
di fare innamorare il mondo.
Si tuffò nel mare spegnendo il sole
e passò il gravoso compito
alla candida luna piena.

Franco

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