Scritto da © taglioavvenuto - Mar, 14/06/2011 - 13:58
Il caffè nel riso
Improvvisa, come l'onda uno scoglio
la bellezza del muro stretto screpolato
alto
colore del mattone
l’occhio non sa che altro
la bocca t’assapora
il caffè nel riso
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Scritto da © Vilma - Mar, 14/06/2011 - 07:41
Basterebbe una goccia
Eccomi
Nel silenzio della notte
ancora una volta.
ancora una volta.
Basterebbe una goccia
a rendere il movimento.
a rendere il movimento.
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Scritto da © Pinotota - Lun, 06/06/2011 - 14:33
Dall'altra riva del fiume
Osservo la giovinezza
dall'altra riva del fiume
e fronde antiche
non hanno altro
che lieve un frusciare
di pianto e di preghiera.
dall'altra riva del fiume
e fronde antiche
non hanno altro
che lieve un frusciare
di pianto e di preghiera.
Emozioni e incanti
straripano
nelle notti stellate
e nei diurni fulgori
come fiume in piena.
straripano
nelle notti stellate
e nei diurni fulgori
come fiume in piena.
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Scritto da © cino720 - Dom, 05/06/2011 - 06:55
Amleto
abbiate pazienza con me
se a volte insisto
con la pancia in dentro e il petto in fuori
con la pancia in dentro e il petto in fuori
non so chi o che cosa
ma si scrive per non tradire
ma si scrive per non tradire
nella mia faccia pietrosa, cercate
in ogni tumore della notte
quel fragile che scava
in ogni tumore della notte
quel fragile che scava
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Scritto da © Alexis - Gio, 02/06/2011 - 22:35
Le notti di Van Gogh
Navigare fra le pennellate delle notti di Van Gogh
è come perdersi fra i flutti di un mare
del quale si ignora la reale natura.
Ogni pigmento è anima densa,
traboccante di una vita spesso inibita
dalla cruda realtà della psiche.
Ogni gemito di colore
è urlo esasperato di colui
è come perdersi fra i flutti di un mare
del quale si ignora la reale natura.
Ogni pigmento è anima densa,
traboccante di una vita spesso inibita
dalla cruda realtà della psiche.
Ogni gemito di colore
è urlo esasperato di colui
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Scritto da © Pinotota - Mar, 31/05/2011 - 14:19
Finalmente la pace
E si sgancia la goccia:
così sul tuo viso intriso di sudore,
di pianto disorientato.
Le tue ansie
cresciute su cicatrici mai rimarginate
di donna e madre.
Turgidi canali nell'iride
patiti.
E il tuo cuore duttile
stemperava il ghiacciaio del dolore.
Alla tua anima dilatata dalla sofferenza
così sul tuo viso intriso di sudore,
di pianto disorientato.
Le tue ansie
cresciute su cicatrici mai rimarginate
di donna e madre.
Turgidi canali nell'iride
patiti.
E il tuo cuore duttile
stemperava il ghiacciaio del dolore.
Alla tua anima dilatata dalla sofferenza
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Scritto da © live4free - Mer, 25/05/2011 - 14:00
Il vuoto
Fra le dita accorte sento sfuggire il senso delle cose;
scivola troppo lento e mi confonde.
Mi smarrisco…
nell’evidenza di una realtà che è dolorosa e
con l’angoscia ammutolisce i miei tentativi di rivolta.
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Scritto da © ariele57 - Dom, 22/05/2011 - 18:22
tenero batuffolo
carpisci il mio essere di vento
avvolgimi con tenere mosse
e in un mare di tenere gocce
scioglimi con te in un prato di margherite
dolce nuvola
tenero batuffolo
carpisci il mio essere di vento
avvolgimi con tenere mosse
e in un mare di tenere gocce
scioglimi con te in un prato di margherite
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Scritto da © hummagumma - Mer, 18/05/2011 - 15:10
A Trip To
Oggi è rapsodia di sonno
e di viaggio
(una serie modale piuttosto
col primo sospeso
secondo in minore
un terzo di fuoco
e il quarto vedremo)
di linee staccate alla camicia
- che righe ne ha già -
di virgole e nastri, chiavi di basso e violino, Leggi tutto »
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Scritto da © Anonimo - Lun, 16/05/2011 - 11:49
Dis play
*
lasciati cadere in grembo il nome
lo tieni dove sottrae respiro
dove torna ad ogni carestia
lascialo andare quel tuo prigioniero.
che ne fai di un tormento?
colpiscilo alla partenza
colpiscilo e dì che fuggiva
o dormi su quel treno
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