Scritto da © alessia massimiliano - Dom, 28/11/2010 - 14:20
Un mondo, due donne
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Scritto da © Hjeronimus - Gio, 25/11/2010 - 22:32
Rumore bianco
Più mercato, meno stato. E’ questa la formula magica che ha dato avvio al vero Untergang des Abendlandes (il tramonto dell’Occidente).
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Scritto da © Franca Figliolini - Dom, 21/11/2010 - 16:18
"Nell'amore viene meno ogni pensiero di dovere" (eco)
A Gabriele
"Nell'amore viene meno ogni pensiero di dovere"
:
eppure forse resta
il dover amare
per essere
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Scritto da © Greta Leder - Mer, 10/11/2010 - 18:27
Greta Leder- Disarmonie d'Identità
Finalmente ho pubblicato la mia silloge di poesie e volevo condividere con tutti Voi questa gioia.
[img_assist|nid=9470|title=|desc=|link=popup|align=left|width=200|height=153]
Oscar Wilde insinua che l’arte è più vera, più efficace, più micidiale della vita, e così questi scritti sono espressione di un viaggio onirico all’interno di ciò che è più micidiale della vita: l’animo umano.
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Scritto da © Hjeronimus - Gio, 23/09/2010 - 21:46
Annette
"Die Judenbuche", racconto, inchiesta, romanzo ecc. della Annette von Droste Hülshoff, appena terminato di leggere in tedesco.
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Scritto da © taglioavvenuto - Ven, 27/08/2010 - 18:14
Parola do gato
Tu sei
a volte un bocciolo, a volte
una rosa
o anche sotterranea
e a
cielo aperto
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Scritto da © Lorenzo - Gio, 26/08/2010 - 12:56
Clessidra
Noi siamo il tempo autentica amicizia
è fermo il nostro e non trapassa mai
grani di sabbia della terra siamo
e da sincero affetto crogiolati
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Scritto da © taglioavvenuto - Dom, 22/08/2010 - 22:01
Water lilies two
La terra acquiescente emana doni già sfiorati dalle dita dell’indomani, lattiginosi crudi, smeraldi di mistero, anelli d’Oriente alle dita dei piedi. Il ballo delle sottane nei palazzi deserti. E’ rosa sui marmi, rosa/azzurro di Bisanzio.
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Scritto da © PeterManero - Gio, 08/07/2010 - 10:16
L'ultimo combattimento di O' Guerriero
Potrebbe sembrare la parafrasi di un famoso film di Bruce Lee, manco a farlo apposta, morto in circostanze del tutto mai chiarite, quasi in uno strano incrocio del destino più o meno alla stessa età.
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Scritto da © taglioavvenuto - Sab, 26/06/2010 - 22:52
Simone Cattaneo
Perché proprio in agosto
Era il capocannoniere acclamato dei tornei di calcio dell’intero isolato
anche se riceveva la pensione di invalidità per totale cecità,
riusciva a spaccare il parabrezza di una macchina a mani nude senza tagliarsi,
aveva la pelle delle braccia flaccida come asfalto fuso
tutti i ragazzi non più alti di così
lo chiamavano Aladino perché risolveva ogni problema di vita con un buon consiglio.
E’ morto straziato dal monossido di carbonio di una stufa a metano,
ha lasciato alla ex moglie una roulotte verde sbiadita e
dei cumuli di spazzatura grandi come piscine comunali.
Quando ero bambino mi ha biascicato che per innamorarsi
bisogna procedere alla molatura per ottenere una superficie liscia oppure
percorrere un’autostrada contromano in agosto.
Perché proprio in agosto non l’ho mai capito.
Simone Cattaneo
Cattaneo è un Poeta contemporaneo, nato nel 1974 e morto suicida nel 2009.
Cerco qui di decifrare brevissimamente, seguendo le impronte già tracciate nella pubblicazione della poesia di Hopkins, qual è il suo mondo, intendendo per tale la sua interiorità.
Personalmente vi ho sentito un grande amore per l’umanità, specie quella su cui aveva puntato gli occhi, quella che, più sofferente più tentava di risorgere, di ribellarsi all’accettazione di una condizione che altrimenti l’avrebbe portata alla morte individuale e sociale.
Ascolto ed apprezzo altresì il farsi il vuoto dentro da parte del Poeta, questo sacrificio di sé stesso, l’abbandono da parte del medesimo delle problematiche insite in una propria individualità per farsi portatore invece di una universalità: una diversa da sé e più generale sofferenza umana.
Acquisita, fatta propria tale coscienza, lo stile del compositore allora può diventare diretto, senza intermediazioni né necessità di astrazioni. Anche le antinomie ed i controparadossi utilizzati dal Poeta nel testo diventano più accettabili e più trasmissibili, non più paradossali, costituendo un’univocità, una rotta esattamente tracciata da quella sua visione.
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