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amore

seduto

voglio addormentarmi
tra le serrande semichiuse
dei tuoi occhi sgranati e buoni,
seduto all'orizzonte che volta pagina
mi parevi così remoto
in quella prossimità primigenia,
preferibile non averti
che averti a spizzichi,

Tornando indietro

Tutto mi parve sbiadito, 

amori silenziosi

I tuoi passi sono nel cuore
e il tempo non può
portarti via
Perché questa sera
corre nei suoi pensieri
e cosa potrei trovar di te
di tante notti amate
che solo una lontananza
di un chiaror di stelle
confuse tra le lacrime.
 

vivrai

vivrai
come suono inascoltato,
ferinamente supino
tra i desideri inespressi,
queste favole
che cingo d'annata
sui miei fianchi arditi,
sono come petali
che regalo al tempo
affinchè fugga il tempo
d'un sogno tanto bello

La musa solare

 

La Musa reale

è una donna al naturale

di freschezza spirituale,

senza cipria e rossetto

lungi dal suo aspetto

invidia e gelosia

piccoli poeti

Lo so non ci sono strade
che portano al cielo
ma noi sognatori
piccoli poeti di questa anima
che s’invola tra le stelle
non potremo mai essere noi
come i sogni
non sappiamo mai
cosa si nasconde
in quel che appare all’anima.
 

Spasmi di gioco

Fratture di spasmi, liquide arsure,
cara, procuri a me.
Io tramo,
ti amo.
Bramo
onde e sponde di barocca tua pelle.
Saggiarti albicocca, ingordo,
amarti scordando lamenti e sospiri
di spiriti avversi.

Mantici siamo noi,
l'un contro l'altro schierati,

A volte il tempo non ci cambia

addii.jpg
"Amo tutto ciò che è stato,
tutto quello che non è più,

il dolore che ormai non mi duole,

l’antica e erronea fede,

l’ieri che ha lasciato dolore,

quello che ha lasciato allegria

solo perché è stato, è volato

La mia identità

E dunque, risalendo al primo incontro, vi voglio spiegare alcune cose, che riguardano la mia identità:

Per quanti hanno creduto nel mio volto, non alla coreografia, volta all'inganno, io fui Rita da Cascia, giovane martire assassinata con ventuno colpi.

primavera nel cuore

Non so quante albe ho conosciuto
e quante notti ho vissuto
ma di lei
non sento più il canto
e la mia solitudine
non chiede non cerca
Tra le mie rovine
aspetterò il suo volo
il suo ritorno
mi farò bello nell’amore
nel mio cuore è già primavera.

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