agosto 2009 | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

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agosto 2009


Notte a Malà Strana - ThrasHAleXiS

Quella notte scesi in strada un po' triste e sconsolato. Volevo affogare il malessere che pervadeva le mie membra tra le vie della mia cara città piovosa e scura.

Attraversai Josefov, il quartiere ebraico costellato da sinagoghe ormai tristemente adibite a musei e da venditori di cimeli ormai completamente piegati ai voleri del mercato. Quasi inconsapevolmente arrivai sulla sponda orientale del Karluv Most, il Ponte Carlo, e decisi di percorrerlo fino alla bella e fiabesca Mala Strana, la parte antica di Praga.
Varcata la soglia della sponda occidentale la città sembrò cambiare, si colorò di tinte accese e calde, la luce che emanavano le antiche lanterne divenne soffice, avvolgeva il mio corpo come una coperta riscaldando il mio cuore ormai avvizzito dalla stanchezza e dal mio perpetuo mal di vivere. Mi sentivo rinato ed osservavo lo spettacolo che si svolgeva attorno al mio sguardo incredulo, ma sereno.
Le case si tinsero di rosa, giallo,...

Silenzio - ThrasHAleXiS

Avete mai immaginato un attimo di totale silenzio? Un profondo, assoluto, meraviglioso silenzio?

Seduti sul tetto di una delle case di una città di pietra bianca immersa nel deserto, le gambe incrociate, lo sguardo perso nei meandri dell'etere che si spande e si appropria di ogni antro e anfratto delle vie. I tetti azzurri delle abitazioni e dei padiglioni che si mescolano al celeste del cielo limpido e sereno. Nessuna traccia dell'umana presenza, solo qualche cesta di canapa abbandonata sui bordi delle stradine sabbiose. In fondo, nella piazza principale, un piccolo carretto in legno privo di una ruota e accasciato sul terreno. Le venature gialle della pietra bianca e friabile simulano la sinuosità delle dune del deserto circostante, che tace immemore.
La spettrale calura che avvolge lo scenario si fa voce di quel silenzio che ha inghiottito la vita.
E si rimane fermi a contemplare e godere di questa tacita voce che quasi soffoca.
...

I racconti di Alexis [ThrasHAleXiS]

Raccolta delle opere in prosa di Alexis, ThrasHAleXiS su splinder. Le sue opere di poesia potrete trovarle spesso nelle settimane a tema.

Mostro - Rita Foldi

Ho voglia di buio. Ho voglia di non vedere nulla se non i mostri che dalla mia testa scappano e scorrono sul soffitto come nei lumini per bambini le fatine e i cavalli… girano, girano e girano… [e si ripetono]. Draghi e orchi si rincorrono minacciosamente alla luce di antiche candele bruciate, brandendo accette e torce infuocate. Ho voglia di pace dopo la guerra sanguigna [ma non ho voglia di seppellire i morti]. Davanti a me le rovine si espandono pestifere fino all’orizzonte sotto nubi corrose e incenerite. Una pioggia acida annaffia le margherite dipinte sulla parete bianca. [Fisso la pittura candida accanto al mio letto]. Nel buio dietro le tende, le ombre si deformano, diventano sciamani che ballano attorno ad un falò per invocare demoni e dèi dai poteri sovrannaturali. [Pregando]. C’è vuoto qui intorno, c’è vuoto qui dentro. Persino i mostri sono scappati e non riesco a raggiungerli; sono al salvo, loro. Il piumino è una membrana che non mi separa più dagli...

Il cielo tra due mani - Rita Foldi

Fuori piove, di nuovo. Incessantemente. Questa volta le gocce scendono con cattiveria, trafitte da un vento fortissimo che urla tanto da svegliarci nel cuore della notte. Mi alzo senza far rumore, mi affaccio sul giardino. Scosto la tenda, osservo il cimitero verticale dell’acqua, proprio davanti a me. Qui, dentro casa non fa freddo, i termosifoni alitano ancora calore sulle nostre coperte; eppure all’improvviso un brivido mi scorre lungo la spina dorsale. Rabbrividisco al rumore del tuono ancora lontano che echeggia tra le valli. Sento il fruscio della coperta che scosti, i tuoi silenziosi passi che si avvicinano. Pochi secondi dopo, le tue braccia intorno al petto mi avvolgono con calore. Tremo di nuovo, improvvisamente, sento freddo, paura, ho la pelle d’oca, non capisco. Stringi le braccia più intensamente, cerchi le mie mani per nasconderle nelle tue. Il tuono si avvicina minaccioso, eleva la sua potente voce e fa seguire il suo urlo da un veloce fulmine....

Il tempo Abbandonato - Rita Foldi

Ho smarrito qualcosa, nella nebbia questa mattina, passeggiando per i viali alberati del Giardino del Lussemburgo. Ho smarrito qualcosa e pur non sapendo cosa sia, provo una netta sensazione di mancanza. Le tasche sono vuote; la mente combatte contro una guerriglia di pensieri. Cammino, cammino, cammino. Ancora. Indisturbata dalle foglie dei castagni che dietro i miei passi scendono silenziose, percorro i lunghi viali sparpagliando ricordi [come coriandoli a carnevale]. Sono una sagoma nera [cullata] nel ventre di una macchia grigia. La nebbia scende ancora, si accumula, sempre più fitta, arriva alle ginocchia ormai. [Uccide il timido orizzonte]. Cammino, avanzo. Lascio che il vento sfogli il libro che porto sottobraccio; lascio che il vento sventoli il mio lungo cappotto e si diverta schiaffeggiandomi. Ripenso alla sagoma corvina seduta sul bordo della fontana, che ho salutato prima di avviarmi su questo boulevard alberato. Chissà se è ancora lì. Il suo pensiero è...

Teatro - Rita Foldi

La mia gonna rosso-scozzese mi attende li: adagiata sullo schienale della poltrona rossa, è pronta e in attesa di essere indossata di nuovo. Nonostante il casino che regna sopra di lei, non si scompone, affronta con orgoglio e fierezza le magliette e i pantaloni che le fanno guerra per il posto... Anche lei ascolta. Tende le orecchie verso le note: come spesso, ecco Einaudi scalpitare e bussare alla porta nei polpastrelli per far tornare a galla infinite parole, come i delfini tornano in superficie per prendere aria. E non so se in queste ultime volte sentirlo mi rallegra o se mi intristisce. Ascolto quelle note sapendo un futuro diverso, o per lo meno, sperandoci tanto, anche se per ora ho semplicemente fatto la scelta più grande: ho aperto la porta nuova in fondo al corridoio e permango ancora sull'uscio di questo vicolo. Tra poco varcherò quella soglia e allora chiuderò dietro di me la stanza, guardando indietro e sperando di vedere sicuramente qualche arcobaleno...

Arcobaleni - Rita Foldi

…si sgretolano arcobaleni come bottiglie vuote di birra scagliate a terra con forza da un ubriaco infuriato; o forse è solo dio che, stufatosi degli archi pitturati che non servono a nulla nella sua proprietà, ha deciso di scaraventarle sulla terra. Si frantumano davanti a me, esplodono: frammenti colorati rotolano velocissimi in tante direzioni quante sfumature diverse. Tinteggiano il mondo, regalano contrasto alle cose, s’imprimono sulla retina e nell’iride con potenza, esclusivamente a colori. Rullini bianco-neri vengono distrutti, vecchie pellicole accese da getti di Jackson Pollock.
Saltano su e giù dai marciapiedi, bambini impazziti e felici: il giallo accompagna il blu e prende per mano anche l’arancio, non esistono collisioni ne incompatibilità, non vi sono più guerre tra di loro. Galoppano senza traguardo davanti al verde, davanti all’indaco. Scivolano sull’asfalto grigio che istantaneamente rinasce, omini rossi e verdi scendono dai semafori e li...

Le foglie di Dio - Rita Foldi

Dio fa le pulizie sulla terra. Non importa in quale dio tu, voi, io, credi, credete, credo, il concetto è che, visto il vento che spazza dai rami le innumerevoli foglie, non può essere altro che dio che si è dato alle pulizie invernali. Oggi pomeriggio è quasi inverno. Il tempo non è bello, eppure non fa freddo. Sono solo le foglie. Cadono, spinte giù dalle mani divine che così facendo creano un debole venticello incapace di spazzar via le nuvole grigie che scolorano il cielo. Un po' di pioggia per sciacquare il tutto e voilà che si ritorna tutti belli e puliti. Si insomma. Foglie umide e bagnate dalla precedente lavata giacciono già li, aspettano che quelle ancora trattenute dai rami le raggiungano. Aspettano... Sotto il cavalcavia, quattro ragazzini armati di bombolette spray riverniciano i muri già colorati e disegnati e mentre passo vicino a loro al ritorno dalla passeggiata con Jam, mi gettano un’occhiata mista di significati. Non è la prima volta che li vedo:...

Il Thè - Rita Foldi

Più della metà delle clementine era finita già nel tragitto nonostante fosse stato un viaggio breve e non avessimo nemmeno fatto ritardo. Appena arrivati e scesi per ammirare le bellezze che la città offriva, mi colpì subito il gelido freddo che regnava sulla città; quel freddo che quando respiri e sbuffi ti fa vedere la nuvoletta bianca. Mi divertivo a creare quegli anellini di fumo bianco che alcuni riescono a formare con il fumo delle sigarette, ma così, senza esperienza e con una semplice espirazione, non mi riusciva. Passai ore in solitudine, passeggiavo, analizzavo le formiche che correvano in mille direzioni con buste di regali natalizi nelle mani. Formiche cittadine con neri cappotti, pesanti giacconi, lunghe sciarpe e cappelli di lana scorrazzavano per le vie del centro città. Li guardavo, li esaminavo, annotavo ogni pensiero accompagnata da un Rosa d'Inverno, tè dal gusto di pesca ed albicocca che mi riscaldava nonostante i spifferi si insinuassero dagli...

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