Scritto da © Massimiliano - Mar, 07/02/2012 - 13:14
di notte
mica le guardo le stelle
mica sogno d’amori e d’asfodeli
mica m’illumino d’alcunché
la faccio passare e basta
la stramaledetta notte
(lei sì, immensa)
fumo bevo ed altro
piglio libri leggo qua e là
aspetto la morte o la vita e siccome non arrivano
aspetto l’amore o l’odio e siccome non arrivano
aspetto lo stesso
aspetto come tutti aspettano qualcosa che li aspetta
e non c’è bisogno d’esser poeti per aspettare
a volte è la luna
a volte è la pioggia
a volte è il frigo vuoto
a volta una lampadina che si brucia
a volte è lo sgocciolare del rubinetto
a volte i vicini che scopano
a volte i vicini che strillano
a volte una sirena
a volte il telefono che squilla
hanno sbagliato numero
a volte una donna che ti sbadiglia accanto
di cui non ricordi nemmeno il nome
a volte è la stessa pagina
dello stesso libro
che rileggi dieci volte senza capirla
a volte sei tu a leggerti
cento volte senza capirti
a volte bruci le pagine
senza capire
a volte bruci te stesso
a volte bruci e basta
mentre lei continua a sbadigliare
l’avessi capito prima
mica l’avrei fatto il poeta
avrei guardato le stelle
illuminandomi
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