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...ed io sorrido

Già io sorrido, sempre. Capisco che a volte potrebbe essere inopportuno, ma non riesco a fare altrimenti. C'è stato, per esempio, il periodo della separazione, quella con mia moglie intendo, ebbene non ho smesso un attimo di sorridere, non perché la vicenda mi allietasse, s'intende.

 

Due figli, il più grande all'università e con una vita ormai indipendente, l'altra, piccola peste, con un'adorazione smisurata per la metà che non ha più nessun interesse per chi scrive.

Eppure ho sorriso tutto il tempo.

Anche quando ho dovuto subire l'altra separazione, quella dalla gamba sinistra, intendo, non ho smesso un attimo di avere quella smorfia di soddisfazione sul viso.

D'altronde sono stato fortunato, a non averle perse entrambe, intendo!

Eh si, perché il trattore non distingue tra destra e sinistra, fra necessità e bisogno, lui tira dritto proprio come ha fatto il mio migliore amico, che ha tirato dritto sul muro.

E' che a quella velocità, neanche il muro discerne fra il bene ed il male, fra il buono ed il cattivo.

Sempre che si possano separare così nettamente le cose.

Già, perché non sono proprio convinto che il nero sia cupo ed il bianco sia luce.

E' per questo che sorrido sempre, certo........ la paresi aiuta, così che, anche quando ci scappa una lacrima, sembra anch'essa di gioia.

E' per questo, nonostante tutto, che dico di essere ancora in debito con la fortuna, nel pensare quali orrori ha da vivere altra gente in altre terre, senz'altro, in altre guerre, è certo, ma anche dietro l'angolo, forse.......anzi sicuramente.

Poi scendere al bar e sentire che la gente s'azzuffa per il Milan o la Juve......bé, qui il sorriso è proprio fuori luogo, il caffè è amaro e la gamba mi duole, quella che mi manca, intendo.

Ma è più forte di me, sorriderò fino a crepare.

 

Lo so, lo so, dovrebbe essere finita, la storiella intendo, ma mi scappa e non intendo trattenerla

 

Pervasa d'odio, la sfera rotola sugli inganni

si trasforma e crea sempre nuove voci

trafigge con schegge di paura, ferita aperta

lacrima sulla vita appena assunta

e nel caos di botti e lampi, di macerie

di urla feroci e di inossidabili massacri

un'idea mi sovviene e crea dalla disprezzata

sorte, la cura che sopprimerà la distanza

dalla verità e dalla speranza.

 

Si, infetterò il mondo con il mio sorriso

 

<<Strana storia e strana poesia>> pensò, chiudendo il libro <<un po' cruda ma veritiera e con una chiusa che pare d'ottimismo, per quanto......

Spense la luce, chiuse gli occhi ed il sorriso si distese in un sonno tranquillo.

Sorriderò anche domani, questo è certo.

Altrimenti sarei fottuto!

 

 

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