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15 - tram tram poetico

tram tram poetico

cronaca a freddo
sulle emozioni
di tre caldi giorni
di quel maggio.

1)sono il post scriptum,
lo so dovrei essere per ultimo
nel fondo
nel precipizio
ma un poeta inventa
è suo il subbuglio
o è sua la ricerca
e mette il sotto sopra.
alla luce di ciò 
io ritorno a galla.
eccovi il racconto,
le tappe di un viaggio
al rovescio
ma dentro ancora 
tutto intatto.
che fatica staccarmi dall'emozione,scriverla
e darvene un pezzo.
allora adopero il ghiaccio
per conservare la brace
del mio fuoco
e prego la musa
di darmi slancio
per donarvi amore,cibo.

per noi poeti
arriva in sordina
il tram numero sette
verde, fa un giro alla carlina,grida ,ripresa 
il cuore carrucola
nell'aiuola spartitraffico.

baldi saliamo tutti insieme
nel caldo pomeriggio,non c'è gente,
non importa
noi soli bastiamo 
con il chiasso che facciamo,
compatti come un guanto.
5 donne,7 uomini ed un fanciullo
e lo spirito compagno.
partiamo ,e va pianino il vecchietto datato
lungo il sentiero abbinatogli dal ferro
portando i nostri fiati
e d'emozione un velo.

fissi ai vetri ,su vie e piazze,abbiamo
sorrisi esterni e saluti
per due ore che sembrano infinite.
e TORINO si mostra,
e tramontano su lei le due ore del programma
ci viene incontro il fiume che luccica un PO
e una lacrima intensa
limpida si mescola a quell'acqua
ed il cielo azzurro
lentamente langue
e si tinge di rosa.
ma poi il tempo prepotente
reclama la musa,sull'attenti
tra scatti e rose
racconti e risate
si snodano i versi,le rime,e 
senti che i pori assorbono faville.

ci sono alati aliti che conosci,amici ,volti ,occhi,gambe ,
seduti ,in piedi,immersi
mai disciplinati,poeti.

poche le fermate ,tecniche,
da un lato all'altro ,ricarica l'ossigeno per il mezzo.

in quel vano
noi senza riserva
accogliamo la sera
che scende 
su di noi
serena.

felici guardiamo la città e i suoi brillanti,
la notiamo 
nei suoi tratti
è morbida.

vola il tempo ,un flash.
l'arrivo è allegro,
il conducente 
è stato attento pubblico,
e nel finale si ferma
ad ascoltare 
l'amico Alessandro
regalo 
lo scudiero retto
che declama il saluto
e via via 
s'accentua il respiro
nel bivio del distacco.

vegliano nella notte
una fetta di luna
ed una lampada accesa sono
su di noi benedicenti ,che sventoliamo
i fazzoletti per l'addio al tram dei nostri sogni.

 
 

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