Scritto da © Adriana Mondo - Mer, 17/10/2012 - 17:39
FIORITURE
Inebriarmi di aromi
liberata nell'abisso,
nel sole che acceca,
giorno stupendo di attese:
piango il paradiso perduto,
attorno tremano rami
carichi di sussurri,
la rosa muschiata in boccio
espande profumi celesti,
il cuore posato altrove
si perde in un lamento
come un'infinita fonte
d'acqua immortale.
Requiem per una zolla
qual io sono...
Un dolce suono mi avvolge
come il filo di tela
che rimane invisibile nell'aria tra i colori
che hanno nome, come i fiori accesi
della loro esistenza.
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