Scritto da © Anonimo - Ven, 30/07/2010 - 09:56
Vedi che non mi muovo dall’uscita
dei raggi? tracima trasparenza nella voce.
paiono vuoti quando li attraverso;
m’intristisce il violino della luce.
Vorrei essere chiaro adesso.
vorrei un po’ d’ombra (anche) per evadere
dalla cava dei discorsi.
Una miniera è un dialogo,
il badile quel suo perché.
così tu: minatore senza osanna
nel grisou delle maledizioni.
Non vorrei udire il brusio delle suole
che per ragione. vanno recalcitrando
sul tronco secco della fronte
in quelle rughe ardue come solchi.
non ti scava l’attimo, ma si dilata la linea
sotto pressione ai nodi.
è un torchio la sua forma.
com’è angusto un nodo: esso fu il ramo
mai nato (non portano gemme i nodi).
Tu che chiedevi? dissi per chiarezza.
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