Scritto da © Cante Skuye - Sab, 16/11/2013 - 17:52
Ora che le fragili ossa,
rotolate a fondo valle,
ruvide, ammaccate,
peste, logore, doloranti,
attendono il bianco del sole
per l'ultimo caldo riposo.
—
rotolate a fondo valle,
ruvide, ammaccate,
peste, logore, doloranti,
attendono il bianco del sole
per l'ultimo caldo riposo.
—
Ora che il mondo
mi sembra diverso,
logoro, stanco, affievolito,
malmenato, putrido, solo,
in cerca di se stesso
e senza parole.
—
malmenato, putrido, solo,
in cerca di se stesso
e senza parole.
—
Ora che più non sei
qui, ora, adesso e sempre,
e mi sembra di aver ucciso
con parole come armi
fra le mie mani usate
in uno scatto d'ira.
—
Ora,
all'alba di un nuovo verbo,
lasciate che il silenzio
sia il mio degno compagno
e che mi trascini oltre l'oblio,
in una follia estrema,
nel nulla immenso,
in una dolce solitudine,
in una rara pazzia.
—
C. S.
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dipinto di Frode Nyboe
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