Scritto da © Anonimo - Gio, 10/02/2011 - 11:59
ammiro la sua furia amante. La vezzeggio
con lungaggini di appostamenti: voglio sapere
se fallisce anche un solo gesto
se almeno una saliva viene riconosciuta
acqua salubre, che inonda di mosse agili
della lingua che la schiva
dove coglie, dove travasa
dove si posa annudato il risentimento
non dichiarato, silente
Pone a scudo la vampa e il labbro
li trafila con un bacio tagliente, un segno, un
graffio a sorpresa. Le parole
cadono inavvertite. Nessuna le viene tolta
scompaiono senza scomodare la fretta
come andassero a sentirsi
in altri discorsi. Sono vecchie e confuse
tornando a me
occorre che qualcuno lo dica
che si dichiari questo un mistero.
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