Scritto da © Anonimo - Lun, 04/07/2011 - 07:13
Nascosta fra le doglie,
nascesti,
fior di luce dai petali scuri,
calice colmo di passioni
e scintilla di sguardi
in dolce devozione.
Ora incanta la tua voce
i muri chiusi,
e il tormento, gonfio
d’attesa e di sospiri.
Liberasti col tuo canto
cori d’emozioni
e veli bianchi,
d’improvviso scossi
verso la tua culla.
Di linfa in fiore d’Anna
respiri il mio silenzio
posato sul cuscino,
finché sveli
nel segreto dei tuoi occhi
l’ombra di profili ancora spenti.
Riempi i lini rosa,
prima vuoti
e ora pieni
della tua gracile innocenza.
Inclini al petto
linee a miste somiglianze,
del tuo viso vergine, futuro.
Ti porti al seno, latte di madre,
vita e cura d’ogni pena.
Non sei sola rosa bianca,
non aver paura...
- e se l’avessi,
la mia voce è nei fiori.
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