Scritto da © joel12 - Mar, 20/03/2012 - 19:14
Profondità abissale
Parole ambigue, pungenti
Colpi incessanti, continui
Inferti con bastoni lunghi e taglienti.
Secchio pieno d’acqua col fondo nero
buttatomi in faccia di notte
così da potermi svegliare
peggio che una pesante razione di botte.
Nella notte buia e limpida .
È tardi, è tutto nero
è tutto in dubbio.
Il mio mentale comportamento
mi immette in una strada solitaria e tenebrosa
mi scaraventa in un fosso umido e pieno di incertezze.
È pieno di vermi, di sporcizia, è tutto misteriosamente ripugnante.
Nauseante l’odore che ne proviene
E che mi scava dentro
Mi svuota, mi graffia, mi pervade.
È tutto terribilmente scadente, forse scaduto
Tutto magnificamente poco sublime
Dovrei sentirmi fuoriluogo
Invece sento di appartenervi.
E ho bisogno di rialzarmi, di riprendermi subito
ho da fuggire
da correre via lontano.
Ma sono bagnata, tutta infangata
Zuppa di rabbia e di irritazione.
Sono stanca.
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